CRI Sicilia, i numeri del Servizio “Accoglienza in Pronto Soccorso”

Numeri da record quelli che ha fatto registrare la CRI Sicilia con il nuovo servizio “Accoglienza in Pronto Soccorso” nel 2019.

CRI Sicilia, i numeri del Servizio “Accoglienza in Pronto Soccorso”

Otto Aziende Ospedaliere, Sedici Presidi Ospedalieri, Diciassette i Comitati CRI coinvolti. A coprire i 3119 turni di servizio sono stati oltre 500 i Volontari CRI impegnati dai Comitati di Avola, Caltanissetta, Campofelice di Roccella, Castelvetrano, Enna, Francofonte, Gela, Jonico – Etneo, Mascalucia, Milazzo, Noto, Pachino, Ragusa, Roccalumera, Siracusa, Trapani e Tirreno Nebrodi.

Il Comitato CRI di Campofelice di Roccella ha inaugurato il servizio coprendo ben 410 turni di servizio, il 100% di quelli previsti, presso il Presidio Ospedaliero “Fondazione Giglio” di Cefalù.

L’iniziativa, ricordiamo, si inserisce nell’ambito di un protocollo d’intesa sottoscritto a livello regionale tra l’Assessorato Regionale della Salute e la Croce Rossa Italiana (Comitato Regionale Sicilia), avvalendosi dei Comitati CRI presenti sul territorio. La convenzione di durata biennale prevede un servizio svolto con l’ausilio di due unità, muniti di divisa e tesserino di riconoscimento, per due turni giornalieri di sei ore con una copertura giornaliera in tutti i Pronto Soccorso con un numero superiore ai ventimila accessi annui. All’interno di tale cornice, il personale volontario della CRI messo in campo è stato informato e formato appositamente con uno specifico percorso atto a fornire informazioni sul funzionamento del Pronto Soccorso e sulle abilità comunicative utili a migliorare l’accoglienza.

Gli obiettivi dell’Accordo Quadro, oltre a migliorare l’umanizzazione e la presa in carico del paziente, in quanto persona, nel pieno rispetto della sua dignità, sono volti a favorire la conoscenza delle modalità di accesso al paziente e ai suoi familiari, nel momento dell’arrivo al pronto soccorso e nelle fasi che precedono e seguono il triage, dando, nei tempi di attesa, informazioni relative ai codici assegnati, anche mediante l’uso di supporti cartacei o audiovisivi, tradotti in più lingue. Inoltre, il servizio di accoglienza informa i pazienti sulle cause di eventuali prolungamenti dell’attesa con attenzione particolare alle persone che sostano più a lungo, informa l’utenza ad un corretto utilizzo dei servizi sanitari, facilita l’accesso dei codici rosa (violenza di genere), e casi di violenza su minori, e presta privilegiata accoglienza nei tempi di attesa ai bambini o agli adolescenti, avendo cura dei bisogni specifici dell’età evolutiva.

“La CRI siciliana conta su migliaia di volontari e professionisti ha commentato Luigi Corsaro, Presidente CRI Sicilia – che offrono il loro instancabile servizio, e dedicano il loro tempo in attività di assistenza sanitaria, primo soccorso ed educazione alla salute. Ecco perché la CRI gode del riconoscimento e del sostegno non solo dei suoi membri, ma anche delle Istituzioni, delle persone vulnerabili e di tutti coloro i quali vogliono migliorare in qualche modo la nostra società. Siamo felici – ha aggiunto Corsaro – di poter dare il nostro contributo a supporto dell’utenza ospedaliera. La CRI offre assistenza in modo neutrale ed imparziale, senza distinzioni di nazionalità, razza, sesso, credo religioso, lingua, classe sociale o opinione politica. In un mondo in continuo cambiamento – ha concluso il Presidente Corsaro – essa rappresenta un punto di riferimento per le persone in difficoltà”.

 



di Michele Pappalardo e Irene Cimino, volontari della CRI di Castelvetrano

Croce Rossa Italiana – Comitato Regionale della Sicilia
Staff Regionale Obiettivo 6 – “Sviluppo, comunicazione e promozione del volontariato”


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