Restoring Family Links: da Milano a Petea, in tempo di COVID
19 Maggio. Dal Policlinico di Milano arriva al servizio Restoring Family Links del Comitato Regionale l’appello di un giovane uomo rumeno che chiede di essere aiutato a rientrare a casa sua, nel nord della Romania.
Eduard – il nome è di fantasia-, in Italia per motivi familiari, è affetto da un tumore al IV stadio ed era pronto al rientro quando l’emergenza COVID-19 ha complicato tutto: frontiere chiuse, viaggi tra Paesi negati, l’obbligo di aspettare. Ma Eduard sa di non avere molto tempo: le sue condizioni di salute si sono rapidamente aggravate nell’ultima settimana, così chiede ai medici del Policninico di Milano, dove è ricoverato, di aiutarlo a rientrare a casa sua, in Romania. Ed è con il loro benestare, la loro attiva collaborazione e il sostegno del Comitato Nazionale di Croce Rossa che il servizio RFL del Regionale entra rapidamente in azione: bisogna reperire i documenti e i permessi della autorità competenti e ci sono tre frontiere da attraversare. Cosa, in tempi di lockdown, tutt’altro che facile.
- Il viaggio affrontato da Eduard e dall’equipaggio dell’ambulanza, 26 ore di viaggio, 2.730 km, 3 confini.
Ma, con la collaborazione di tutti, in poche manciate di ore si riesce ad ottenere ogni cosa e giovedì 21 alle 5.30 del mattino un’autoambulanza di Croce Rossa lascia il Policlinico con Eduard a bordo. Insieme a lui, i volontari del programma Restoring Family Links. 26 ore di viaggio, 2.730 km, tre confini: quello con la Slovenia prima, poi quello con l’Ungheria e infine quello romeno, per raggiungere Csengersima – Petea.
Qui Eduard è affidato al servizio sanitario rumeno, che lo porterà finalmente a casa, a riabbracciare la sorella e il figlio. Poche parole in un misto di rumeno e italiano, il tempo di un grazie e di un in bocca al lupo. 2730 chilometri insieme, e ora le strade di Eduard e dei tre volontari si separano nuovamente. Sulla via del rientro, la fatica si fa sentire. Ma anche la sensazione, silenziosa e persistente, che ne sia valsa davvero la pena.
- Il trasferimento di Eduard sull’ambulanza rumena per l’ultimo tratto del suo viaggio verso casa
- Il passaggio alla frontiera tra Ungheria e Romania
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