Sicilia – Giornata della Legalità: La CRI ricorda la strage di Capaci e promuove il senso civico con il progetto 'Anche io Posso'

Vivere il senso civico è possibile attraverso piccoli gesti quotidiani

 
Vivere il senso civico è possibile attraverso piccoli gesti quotidiani
 

La coscienza di essere parte di una comunità verso cui abbiamo delle responsabilità influenza la qualità stessa delle nostre vite. I cittadini dipendono gli uni dagli altri e un legame di collaborazione può contribuire a migliorare la società in cui viviamo e a tutelare i beni condivisi di una stessa comunità. 

Stiamo parlando del senso civico, quella visione della vita sociale che si propone di riunire tutti gli abitanti di una collettività intorno a valori positivi, in modo che si sviluppi un sentimento diffuso di fiducia reciproca.
 
Il 23 maggio del 1992, sull’autostrada A29, nei pressi di Capaci e poco distante da Palermo, il magistrato Giovanni Falcone resta vittima di un attentato insieme alla moglie Francesca Morvillo e ​i ​tre agenti della scorta​ Vito Schifani, Rocco Dicillo​ e​ Antonio Montinaro​.

Da sempre impegnato nella lotta alla mafia, Falcone è oggi simbolo di quel senso civico su cui la giornata del 23 maggio invita a riflettere. Da quel giorno, sono molte le iniziative portate avanti per combattere la criminalità organizzata e promuovere attività di educazione alla legalità.

CRI Sicilia è da sempre impegnata sul fronte dell’educazione alla cittadinanza attiva e alla legalità, puntando soprattutto sui giovani affinché siano agenti di cambiamento non soltanto per il futuro ma a partire dal momento presente, attraverso l’impegno quotidiano.

Una delle molte iniziative pensate proprio dai Giovani CRI della Sicilia è il progetto ‘Anche io posso’, nato per promuovere il valore del volontariato e lanciare un messaggio preciso: ognuno di noi ha in mano, in ogni momento della giornata, la carta giusta da giocare per fare qualcosa di utile per gli altri.

Come affermava Falcone, “Perché una società vada bene, si muova nel progresso, nell’esaltazione dei valori della famiglia, dello spirito, del bene, dell’amicizia, perché prosperi senza contrasti tra i vari consociati, per avviarsi serena nel cammino verso un domani migliore, basta che ognuno faccia il suo dovere”.

Vivere il senso civico nella quotidianità è possibile, bastano pochi piccoli gesti ogni giorno per migliorare insieme la vita di una collettività. La Carta Umanità, ideata dai Giovani CRI all’interno del progetto “Anche io posso”, è un “testimone” che viene passato di mano in mano ogni volta che si fa una buona azione verso qualcuno che, a sua volta, farà lo stesso. In questo modo, ogni persona può sperimentare sia l’azione del ‘fare’ un gesto volontario, sia il ‘ricevere’ tale gesto.

Le tante ragioni che spingono milioni di persone nel mondo a impegnarsi giornalmente per gli altri non sono spesso sufficienti per far sì che nuove persone si avvicinino al volontariato e sviluppino il loro senso civico. Farne esperienza in prima persona, ogni giorno, è il modo migliore per comprendere perché ne vale la pena”, afferma Luigi Corsaro, Presidente CRI Sicilia. 

Partendo dalle scuole, passando per le case e le piazze fino ai luoghi di ritrovo, i Volontari CRI della Sicilia cercheranno di coinvolgere l’intera collettività in questa iniziativa proprio con l’intento di trasmettere il valore del volontariato e della cittadinanza attiva tramite esperienze fatte in prima persona.

È già arrivata la Carta Umanità nella tua città? Hai ricevuto una buona azione e una Carta Umanità, ma non sapresti quale buona azione fare? Qui troverai qualche esempio!

Ricorda che puoi sempre richiederne una scrivendo a ancheioposso@sicilia.cri.it. La riceverai subito!

Quindi, che aspetti? Metti in pratica il tuo senso civico e non interrompere la catena!

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