Progetto “Safe Point” a Catania
Da un’analisi e un monitoraggio svolto in questi mesi nelle zone adiacenti la Stazione centrale di Catania si è rilevata una situazione di grave disagio per numerosi migranti che vivono condizioni di grave vulnerabilità sanitaria e sociale.La città di Catania, dopo un’estate di intensi sbarchi su tutta la Sicilia, è divenuta crocevia di numerosi scambi da/per altre città e il fenomeno del transito di migranti è diventato sempre più rilevante: persone in viaggio, ma anche che permangono per settimane/mesi, che trovano come unico rifugio nella città spazi alloggiativi fortuiti spesso drammaticamente inadeguati.
Seppur le associazioni di volontariato siano riuscite ad offrire alcuni servizi (pasti caldi, assistenza legale, la possibilità di lavarsi, vestiti puliti), i bisogni sul territorio dei migranti senza dimora sono ancora irrisolti. Questa situazione, crediamo, avrà delle ripercussioni non solo sulla vita dei migranti ma anche sulla città stessa che vivrà una vera e propria emergenza sociale con l’aumentare delle persone senza fissa dimora e con l’avvicinarsi della stagione fredda.
Per rispondere in maniera qualificata e professionale a tale situazione, il Comitato Provinciale C.R.I. di Catania promuove il Progetto “Safe Point”: un servizio sperimentale ma, al tempo stesso, necessario e concreto in cui l’assistenza umanitaria alle persone migranti promuoverà il rispetto della loro dignità e offrirà un’opportunità per superare situazioni di precarietà fisica e sociale.