Missione CRI sulla nave Rubattino:
Un ritorno a casa carico di solidarietà
Lo staff CRI impegnato sulla nave Raffaele Rubattino è rientrato a casa. Dal 17 aprile al 5 maggio scorso la CRI ha supportato l’equipaggio della nave nelle attività di assistenza di sorveglianza sanitaria delle persone migranti soccorse nel Mar Mediterraneo dagli equipaggi a bordo della nave Alan Kurdi e Aita Mari. Si tratta di 183 persone di cui 44 minori e 2 donne, di diverse nazionalità.
Nessuno tra le persone soccorse e gli operatori a bordo della Rubattino risultano positivi al Covid-19.
A bordo della nave della Tirrenia “Rubattino”, predisposta per la quarantena, i migranti soccorsi hanno ricevuto assistenza continua dal personale della Croce Rossa Italiana, al fine di assicurare il rispetto delle misure di isolamento e di quarantena per contrastare la diffusione epidemiologica da COVID-19.
Croce Rossa Italiana ha supportato la mission con uno staff composto da 26 persone, 21 dipendenti, 2 volontari e 3 infermiere volontarie. Alle persone a bordo sono giunti i saluti di Francesco Rocca, Presidente Nazionale CRI, di Sorella Emilia Bruna Scarcella, Ispettrice Nazionale II.VV., e del Presidente CRI Sicilia, Luigi Corsaro.
L’intervento della Croce Rossa italiana non si è limitato solo all’assistenza sanitaria, focalizzata su covid-19, ma anche in attività di supporto alle persone migranti, in termini di accoglienza, mediazione linguistico-culturale, informativa e orientamento legale e servizio di Restoring Family Link.
“Mettiamo sempre al centro del nostro operato “la persona” – afferma Luigi Corsaro, Presidente CRI Sicilia – La Croce Rossa Italiana è presente a ogni sbarco con volontari, medici, psicologi e mediatori culturali per assicurare alle persone migranti assistenza sanitaria e umanitaria, accoglienza e attività di Restoring Family Links. Ringrazio tutto il personale CRI a bordo della nave Rubattino per il grande lavoro svolto, il personale dipendente del Comitato Regionale CRI Sicilia e i Volontari del Comitato CRI di Palermo per l’importante supporto logistico dato a terra”.
“Ringrazio lo staff della CRI per la professionalità messa in campo sia a bordo che a terra, – ha dichiarato Lia Romano, capo missione CRI sulla nave Rubattino – nonché il comandante e il suo equipaggio, per il costante supporto. Abbiamo accolto 183 persone stanche e spaventate. Ci siamo presi cura di loro, assicurando il rispetto delle misure per la sorveglianza sanitaria, ma senza mai far mancare quell’attenzione che ha consentito di restituir loro dignità umana e protezione. Nei loro occhi, appena sopra le mascherine, e nelle loro voci abbiamo trovato gratitudine verso l’Italia che li ha accolti e verso l’instancabile lavoro della CRI”.
La nave Rubattino è simbolo di simbolo di solidarietà umana. Solidarietà, che in questo momento di emergenza, ci riporta alla necessità di donare con gesti che possano toccare il cuore.
![Missione CRI sulla nave Rubattino](https://cri.it/wp-content/uploads/cri-content/images/f/5/2/D.e3893bfa2b85d2ea6dae/rubattino.jpeg)
![Missione CRI sulla nave Rubattino](https://cri.it/wp-content/uploads/cri-content/images/2/1/5/D.cb384fa8c8ef07b2bf89/nave_rubattino.jpeg)
![Ritorno a casa dalla nave Rubattino](https://cri.it/wp-content/uploads/cri-content/images/a/0/7/D.b85fe15fb9b180c96921/nave_rubattino2.jpeg)
![Ritorno a casa dalla nave Rubattino](https://cri.it/wp-content/uploads/cri-content/images/2/b/c/D.a6a9e70792d364f82b50/nave_rubattino1.jpeg)
![Ritorno a casa dalla nave Rubattino](https://cri.it/wp-content/uploads/cri-content/images/0/7/1/D.1565a20c2fa74397ab4f/nave_rubattino3.jpeg)
Di Monica Sutera, Volontaria della CRI di Castelvetrano
Croce Rossa Italiana – Comitato Regionale della Sicilia
Staff regionale Obiettivo 6 “Sviluppo, Comunicazione e Promozione del volontariato”
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