CRI Sicilia, entra nel vivo la Campagna “Non sono un Bersaglio”

 

 

Avviata nelle scorse settimane, è giunta al clou la Campagna Nazionale “Non Sono un Bersaglio”, promossa dalla Croce Rossa Italiana per sensibilizzare la popolazione sul tema delle aggressioni al personale sanitario. La campagna che denuncia il costante intensificarsi di attacchi agli operatori sanitari nei teatri di conflitto in tutto il mondo, ma anche in “insospettabili” contesti come le città e le province italiane.

Tra le azioni promosse con la campagna “Non Sono un Bersaglio” c’è il lancio di un “Osservatorio” della Croce Rossa Italiana sulle aggressioni subite dai suoi operatori, con l’intento di censire i rischi legati al volontariato durante le attività svolte, evidenziare i contesti di maggior pericolo, fino ad arrivare all’elaborazione di proposte concrete.
Dopo la formazione agli Istruttori DIU, in Sicilia sono 22 i Comitati CRI territoriali che in questi giorni porteranno tra la gente i temi della campagna con l’allestimento e il montaggio di spazi con simulazione di ospedale da campo devastato, somministrazione di questionari alla popolazione, attività di sensibilizzazione ed informazione. Sarà possibile in questi giorni trovare i Volontari CRI in diverse piazze e centri commerciali.

“Ogni giorno – ha commentato Luigi Corsaro, Presidente della CRI Sicilia – gli operatori sanitari e i volontari sono sottoposti a rischio aggressione nei diversi interventi che svolgono a a favore delle persone assistite e dei più vulnerabili. Sensibilizzare la popolazione è fondamentale, chi aggredisce un soccorritore spegne la speranza e reca un danno a se stesso, al volontario e a tutti i cittadini”.

 
Non sono un Bersaglio
 

di Michele Pappalardo, volontario della CRI di Castelvetrano
Croce Rossa Italiana – Comitato Regionale della Sicilia
Staff Regionale Obiettivo 6 – “Sviluppo, comunicazione e promozione del volontariato”

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