Ragusa – CRI e Prefettura insieme per i ricongiungimenti familiari delle persone migranti
CRI Sicilia lavora per una più ampia collaborazione tra Comitati ed enti
La Sicilia costituisce il front-line per tutte quelle attività di soccorso che, in contesti di emergenza, vedono le persone migranti destinatarie dell’azione della Croce Rossa Italiana. In questi giorni, a Ragusa, è stato firmato un Protocollo di Intesa tra la Prefettura e la CRI locale per la collaborazione sulle attività di RFL (Restoring Family Links).
Il servizio di ricongiungimento familiare è attivo per fornire un supporto alle persone che hanno perso i contatti con le loro famiglie, ristabilendo, mantenendo e preservando i legami familiari interrotti per ragioni di guerre, conflitti interni, disastri e forzata migrazione, e per far luce sui casi di persone dichiarate disperse o giunte presso altri luoghi di sbarco.
In Sicilia, oltre a Ragusa, gli Uffici Ricerche Rfl e protezione sociale operano attualmente a Catania, Messina e Trapani, e a breve anche a Mascalucia e Francofonte, sotto il coordinamento dell”ufficio regionale della CRI Sicilia. Il servizio RFL opera anche in chiave preventiva con operatori presenti nei principali porti durante le operazioni di sbarco per fornire assistenza a coloro che sono stati separati durante le ultime fasi del percorso migratorio (nei porti africani o durante le operazioni di salvataggio) o rischiano di essere separati una volta giunti in Italia, dedicando particolare attenzione alle persone più vulnerabili, quali minori non accompagnati, persone ospedalizzate, donne in gravidanza etc.
Il servizio RFL della CRI è una risposta alle numerose richieste di ricerca in seguito ai consistenti flussi migratori in atto. ”Stiamo lavorando perché tutti i Presidenti di Comitato si attivino nel prendere accordi con le prefetture territoriali e per far conoscere alle amministrazioni comunali e alle ASP questo importante servizio della CRI. L’attività di RFL è di fondamentale importanza sia durante le operazioni di sbarco, per evitare che i nuclei familiari vengano separati, sia per offrire alle persone che hanno perso i contatti con le loro famiglie l’assistenza e i servizi necessari per il ricongiungimento familiare“, afferma Luigi Corsaro, Presidente CRI Sicilia.
CRI Sicilia invita i rifugiati a contattare i vari comitati che sull’Isola hanno aderito al servizio di ricongiungimento familiare, per raccontare la propria storia ed essere seguiti nel ricongiungimento con i propri familiari, attraverso l’email istituzionale per il servizio RFL, attiva all’indirizzo rfl@sicilia.cri.it. “L’email – spiega Santa Sicali, Delegato Tecnico Regionale per l’area del sociale – permette di migliorare il servizio offerto e facilita la comunicazione con enti, istituzioni e utenti. Croce Rossa Italiana supporta quotidianamente rifugiati e persone migranti che hanno perso i familiari durante il percorso migratorio, senza fare alcuna distinzione. Le persone che cercano un contatto con le proprie famiglie potranno tempestivamente prendere un appuntamento con un operatore nella sede CRI più vicina ed avviare la pratica di ricerca“.
Di Irene Cimino, Volontaria CRI di Trapani