La CRI presente al tavolo della Regione Siciliana sulla salute dei pazienti islamici
La CRI presente al tavolo della Regione Siciliana sulla salute dei pazienti islamici

Palermo – La CRI presente al tavolo della Regione Siciliana sulla salute dei pazienti islamici

Lo scorso 13 marzo, la CRI della Sicilia ha preso parte al primo incontro organizzato dalla Regione Siciliana, presso l’Assessorato alla Salute, con i rappresentanti siciliani delle comunità musulmane presenti sul territorio. Il tavolo tecnico ha avuto come tema centrale la salute dei pazienti islamici e la discussione su nuove leggi per regolamentare le pratiche sanitarie più diffuse. A rappresentare la CRI della Sicilia, il Presidente CRI di Palermo, Fabio D’Agostino, e le due volontarie CRI Mojina Dourandish e Giulia di Somma. 

Secondo le stime, ad oggi sono presenti in Sicilia oltre centomila musulmani e il numero è in crescita. Questo dato fa della popolazione musulmana una parte consistente della popolazione siciliana e pone la necessità di un confronto costante con le istituzioni regionali. “Il tavolo permanente con l’Assessorato alla Salute può diventare un modello di collaborazione anche a livello nazionale, perché in Italia pochi confronti su queste materie sono stati avviati”, ha dichiarato Kheit Abdelhafid, Imam della Comunità Islamica di Sicilia. Soltanto il Piemonte, nel 2009, ha infatti regolamentato la circoncisione in età pre-puberale, rituale tradizionale molto diffuso, disponendo che sia effettuato in day surgery a chi ne faccia richiesta e sia in possesso di permesso di soggiorno.  

La circoncisione rituale, che sarà presto regolamentata anche in Sicilia, è uno dei temi discussi con la Comunità Islamica di Sicilia durante l’incontro a Palermo, dove si è parlato anche della mappatura dei macelli che trattano le carni secondo le regole dell’Islam, dell’accesso in ospedale agli Imam per l’assistenza spirituale ai pazienti in punto di morte, della fecondazione assistita, della donazione del sangue e degli organi.

Si tratta di temi importanti su cui è necessaria una regolamentazione per limitare la diffusione di pratiche non del tutto lecite e rischiose per la salute del paziente. “Le occasioni di confronto con le comunità islamiche rappresentano un importante passo verso l’integrazione in Sicilia. Siamo lieti di aver preso parte all’incontro e rinnoviamo il nostro impegno a favorire il dialogo interculturale sul territorio siciliano”, commenta Luigi Corsaro, Presidente regionale della CRI della Sicilia.

 
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