15 settembre 2025
Nel tardo pomeriggio di venerdì 12 settembre, i volontari della Croce Rossa di Morbegno hanno caricato i mezzi e sono partiti incolonnati alla volta di Triangia, frazione di Sondrio, all’imbocco della Val Malenco. Poco meno di un’ora di strada per raggiungere il campo sportivo del paese che, nel giro di poche ore, si è trasformato in una vera e propria base operativa. Con gesti ormai familiari, ma che necessitano sempre della massima attenzione, gli opem hanno montato due tende destinate ad accogliere i sommozzatori ed i volontari impegnati nell’esercitazione, tende che sono andate a completare il campo gestito dalla Protezione civile, che prevedeva, tra l’altro, l’ufficio comando, la cucina, ed i bagni completi di docce.
L’indomani la sveglia è suonata alle 6.30, ed i volontari si sono fatti trovare pronti: briefing curato dalla delegata alle emergenze del comitato di Morbegno Erika Ambrosioni, suddivisione delle squadre appiedate, msb e postazioni radio. Ognuno sapeva di avere un ruolo preciso all’interno di Croce Rossa, ma soprattutto sapeva che Croce Rossa era inserita in un contesto più ampio, che coinvolgeva diversi gruppi di Protezione civile, dall’incendio boschivo alla subacquea, e ognuno si doveva muovere con la massima attenzione, per far si che l’intera macchina marciasse priva di intoppi verso l’obiettivo condiviso.
I 25 volontari CRI hanno garantito il loro impegno, testando capacità organizzative, prontezza operativa e, soprattutto, spirito di squadra.
Tutte le attività sono state coordinate dai presidenti della Protezione civile di Sondrio, Stefano Magagnato, e dalla presidente di Valtellina Sub Maria Cristina Pereazzoli, che ha curato in prima persona l’esercitazione dei sommozzatori il cui obiettivo era la pulizia del piccolo lago di Triangia, distante pochi minuti di macchina dal campo base. Durante le immersioni, nel corso della piovosa mattinata di sabato, è stato simulato anche il malore di un sub in acqua: un imprevisto che ha messo alla prova la capacità di intervento della squadra appiedata della Croce Rossa che è entrata subito in azione, affiancata dall’MSB, garantendo un soccorso rapido e coordinato.
Presente in veste operativa anche Enrico Muttoni, presidente del comitato di Morbegno, oltre a Giuliana Gualteroni, vice presidente del comitato di Sondrio; a fine giornata Muttoni ha ringraziato tutti i volontari coinvolti, esprimendo particolare soddisfazione per il gruppo di Morbegno che, come ha sottolineato, “si sta rafforzando crescendo nei numeri, e si sta diversificando nelle specializzazioni: tra i numerosi opem del nostro comitato ci sono parecchi tlc, abbiamo volontari preparati ad operare nel soccorso sulle piste da sci, e stanno completando il percorso 3 smts; a questo va aggiunto che dalla primavera scorsa abbiamo in squadra ben tre piloti uas”.
Accanto ai volontari non sono mancati i vertici regionali di Protezione civile e le istituzioni: l’assessore regionale Massimo Sertori, il vice prefetto aggiunto Guglielmo Borracci, il sindaco di Sondrio Marco Scaramellini con gli assessori Simone Del Marco e Lorena Rossatti; quest’ultima, con delega alla Protezione Civile, ha seguito le fasi organizzative nei numerosi incontri interforze. Tutti hanno ricordato, negli interventi di saluto, come a breve la Valtellina sarà messa alla prova con l’esperienza impegnativa delle olimpiadi invernali Milano-Cortina, e come queste esercitazioni siano di fondamentale importanza anche in previsione di questo evento. Muttoni in particolare sottolinea come la presenza di Croce Rossa, in questi momenti, sia un presidio di fondamentale importanza, volto a garantire un’adeguata copertura sanitaria alle diverse associazioni impegnate sul territorio.
Quella di Triangia non è stata solo un’esercitazione, ma un’occasione di crescita collettiva, un momento di incontro tra organizzazioni diverse, che sempre più dovranno lavorare in stretta sinergia. Un’esperienza che ha mostrato come, dietro ogni intervento, ci siano uomini e donne pronti a mettersi in gioco con professionalità e competenza, ma anche con passione e umanità.











Articolo scritto da: Domiziano Lisignoli domiziano.lisignoli@lombardia.cri.it