Celebrare la Giornata della Memoria non può avere solo un significato simbolico e rituale. Significa mettere in atto ogni giorno quelle pratiche che portano a cancellare dalla storia presente e futura il dramma dei genocidi, la perdita di quell’Umanità che genera mostri nella Storia. Per questo vivere i principi della Croce Rossa significa dare corpo alla Memoria.
Il nostro primo principio è il caposaldo di tutti gli altri e ci consente di essere centrali nel non cedere ai richiami della violenza, dell’esclusione dei più deboli, della mancanza di quel sentimento che parte dal sentire profondo della scelta di essere Volontari.
La Storia va vissuta, oltre che appresa sui banchi di scuola, va capita, per ritrovarsi in uno spazio nel quale non c’è più vita per l’oppressione, per la cultura della distruzione e della morte.
Vivere l’Umanità significa vivere la Croce Rossa. Si è forti non nella violenza ma nel sapersi opporre ad essa. Siamo ancora una volta eredi e artefici di un processo che può generare vita, quella del diritto all’esistenza di chiunque e ovunque.
Siamo anche noi, Volontari e Volontarie, coloro che possono nel solco della nostra lunga storia scoprire quell’alba della civiltà che abbiamo forse smarrito a causa di un tempo che ha prodotto e vive conflitti e guerre in tante parti del mondo. Siamo ancora oggi una possibilità nuova per dare sostanza attraverso l’impegno quotidiano e la nostra operatività a coloro che soffrono, a coloro che non trovano un luogo dove esprimere la sete di cambiamento della Storia.
A noi e a tutti coloro che ci guardano come esempio di impegno, il compito non facile di appartenere al coraggio della Memoria, quella che non si può cancellare, rendendo pienamente omaggio, in questa Giornata e sempre, a tutte le vittime della Shoah, il cui sacrificio deve essere per noi ricordo vivo e, al tempo stesso, monito perché quelle atrocità non si ripetano mai più.
Il Presidente Rosario Valastro