Esercitazione “Urban Search and Rescue” a Bresso

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Venerdì 13 dicembre 2013, nel Campo Macerie – sito presso il Centro Nazionale di Formazione C.R.I. di Bresso – si è svolta una esercitazione U.S.A.R. Urban Search and Rescue (ricerca e soccorso in ambiente urbano, anche definito “processo di rimozione in sicurezza delle vittime intrappolate in strutture crollate), alla quale hanno partecipato i Vigili del Fuoco della Lombardia e i Nuclei Regionali S.M.T.S. – Soccorsi con Mezzi e Tecniche Speciali della Croce Rossa Italiana di Liguria e Lombardia e della Squadra S.M.T.S. di Novara-Verbania, con il supporto del personale Logistico e Tecnico del Comitato Provinciale C.R.I. di Milano.

L’esercitazione comprendeva la simulazione di un crollo di edifici a causa di un sisma. Le reazioni conseguenti allo scenario ipotizzato si sono articolate in varie fasi secondo quanto previsto dalle Linee guidaIN.S.A.R.A.G. (International Search and Rescue Advisory Group). Nello specifico, si trattava di garantire il salvataggio del maggiore numero possibile di persone mantenendo livelli di sicurezza accettabili per i soccorritori, attraverso la valutazione strutturale dei crolli (Structural Evaluation), l’organizzazione (Work-Site Triage) e messa in sicurezza del cantiere, anche mediante azioni di puntellamento, il Marking, ovvero, la delimitazione dell’area di lavoro, ma anche dell’area bonificata, che mutano di continuo in relazione all’evolversi dello stato dell’arte, per indicare ai soccorritori dove si è già intervenuti e dove no. Mentre queste attività sono principalmente di competenza dei V.F.F., la ricerca ed il salvataggio, nelle varie forme contemplate, ed il soccorso, in particolare, coinvolgono anche la C.R.I.. L’individuazione delle vittime, in simili contesti, si attua, mediante il Call Out, cioè la ricerca acustica e visiva, la ricerca con le unità cinofile, quella strumentale, che utilizza geofoni e sonde termiche.

 
 
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Anche la penetrazione in macerie è una fase importante e delicata dell’intervento in caso di crollo. I S.M.T.S sono stati protagonisti in alcune fasi della ricerca e soprattutto del soccorso alle vittime sulla superficie e nel corpo delle macerie. Essi, infatti, hanno effettuato il Triage primario (valutazione, classificazione e condizionamento delle vittime, in relazioni alle varie classi di gravità e urgenza, definizione aree di raccolta, ecc.) ed evacuato le vittime, insieme alle Squadre dei Pompieri (Noria di ricupero: evacuazione delle vittime dal “Cantiere” al luogo di trattamento). La C.R.I. ha, inoltre, allestito un Posto Medico Avanzato (P.M.A.) con propri medici e infermieri, che hanno svolto il Triage secondario (riclassificazione, condizionamento e priorità di evacuazione delle vittime verso il luogo di trattamento). Anche in questa occasione è stato utile il lavoro dei Truccatori C.R.I.che con il maquillage hanno saputo ricreare fedelmente le connotazioni delle “vittime” del crollo. Infine il Posto di Comando Operativo (P.C.O.), costituito a bordo di un A.F.L./U.C.L. V.F.F. – Unità di Crisi Locale, si è occupato della direzione e gestione di tutte le operazioni di soccorso.

Una esperienza esaltante che speriamo segni, finalmente, l’avvio di un percorso che conduca la C.R.I. al raggiungimento di un obbiettivo inseguito da tempo e che i S.M.T.S., in particolare, desiderano fortemente, come la formazione di Squadre U.S.A.R.

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
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