Vitaly, Olga e Dasha hanno trovato accoglienza nel pistoiese, precisamente a Montale in una casa messa a disposizione dall’Arci di Pistoia. Sono scappati da Sumy, una città dell’Ucraina nord-orientale nella regione di Sloboda, per sfuggire agli orrori della guerra. Un viaggio lungo ed estenuante per arrivare a Leopoli, dove hanno trovato la Croce Rossa Italiana ad accoglierli per portarli in Italia.
Vitaly, poliziotto di mestiere, ha 49 anni, è scappato con le due figlie, Olga e Dasha, rispettivamente 19 e 9 anni, lasciando a Sumy la moglie, poliziotta come lui e quindi militante nel conflitto. Una fuga disperata per mettere in salvo le due figlie.
Del viaggio hanno ricordi confusi, sono stati più volte fatti scendere e salire su mezzi diversi, prima di arrivare a Leopoli. Il 20 marzo scorso sono stati portati via con la prima missione di evacuazione di civili della Croce Rossa Italiana. Così sono riusciti a raggiungere l’Italia e sono stati trasferiti nel pistoiese.
In questi giorni stanno tentando di ritrovare un po’ di normalità, lontano dagli echi dei bombardamenti, dai rumori della guerra, dalle sirene antiaeree. Riescono a mantenere contatti con i parenti rimasti in Ucraina via telefono e in videochiamata.
A Montale hanno trovato l’accoglienza dei volontari dell’ARCI, che stanno attivando per loro i servizi primari per avere pacchi alimentari dalla Caritas, il supporto sanitario ed anche scolastico per la piccola Dasha. Hanno poi conosciuto Xenia, che vive in Toscana da diversi anni e sa parlare ucraino, russo, inglese ed italiano, e che garantisce loro il servizio di mediazione linguistica.
Nei giorni scorsi, una delegazione della Croce Rossa Toscana e del Comitato della Piana Pistoiese ha fatto visita ai tre profughi, per prendere contatti ed offrire supporto per alcune necessità. Il Presidente della Croce Rossa della Piana Pistoiese, Claudio Cibella, ha consegnato alla famiglia ucraina un computer portatile nuovo, che è stato acquistato con le donazioni raccolte presso lo stand gastronomico in piazza Risorgimento: il computer è stato fornito ad un prezzo scontato dalla ditta Olivetti di Quarrata.
Olga frequenta il liceo artistico ed ha bisogno di seguire le lezioni con la didattica a distanza che la sua scuola sta continuando a garantire a tutti gli studenti, anche se fuggiti dall’Ucraina e sparpagliati in varie zone d’Europa. Lo stesso vale per Dasha, che frequenta la classe seconda ed ha lezioni registrate dalla sua scuola per continuare la didattica.
Alla piccola Dasha, il Comitato Regionale ha poi consegnato materiale didattico (quaderni, penne e matite) e alcuni giochi, donati da privati cittadini per supportare le famiglie dei profughi ucraini.