Rhoda de Bellegarde de Saint Lary, due eventi in suo ricordo

 Rhoda de Bellegarde de Saint Lary
Rhoda de Bellegarde de Saint Lary

Il Comitato fiorentino, in collaborazione con il Comune, l’Ufficio Storico, le Infermiere Volontarie ed il Circolo del
Tennis, dopo la pubblicazione di una monografia storica, edita dal Comitato di Firenze, dedicata a Rhoda de Bellegarde
de Saint Lary crocerossina fiorentina, Medaglia d’Argento al Valor Militare e Campionessa italiana di tennis, si è fatto
promotore ancora una volta di due importanti riconoscimenti:

– il giorno sabato 6 aprile alle ore 12:00 si terrà la cerimonia di intitolazione di Via Rhoda de Bellegarde de
Saint Lary in Piazza Vittorio Veneto, zona Circolo del Tennis alle Cascine;

– il giorno lunedì 22 aprile alle ore 16:00 circa si terrà la cerimonia di premiazione della vincitrice del
singolare femminile del Torneo Internazionale giovanile under 18 ITF “Città di Firenze”. In questa occasione
per la prima volta verrà consegnato il “Trofeo de Bellegarde de Saint Lary”.

Rhoda de Bellegarde de Saint Lary, nata a Firenze nel 1890, figlia di un Ufficiale sabaudo trasferitosi quando questa
città era la capitale. Oltre la passione per il volontariato, le sorelle Bellegarde (Marghetita e Rhoda), avevano l’hobby
del tennis tanto che Rhoda divenne la prima campionessa italiana di tennis femminile nel 1913 e 1914. Diplomata
Infermiera Volontaria della CRI nel 1917, raggiunse la sorella al fronte ed insieme prestarono servizio presso l’ospedale
n. 71 di Gradisca. Erano i giorni bui e dolorosissimi di Caporetto; le due sorelle passarono giorni difficili sposando
valori umanitari, patriottici, servendo i malati con generosa abnegazione e profonda dedizione tanto da essere insignite
di Medaglia d’argento al Valor Militare. Nella primavera del 1918 le due sorelle furono trasferite all’ ospedale n. 191, in
una frazione di Noale (VE). Nel settembre dello stesso anno, furono colpite da broncopolmonite influenzale (la
spagnola) e con loro molti soldati. Rhoda chiuse la sua vita terrena il 13 ottobre 1918. Chiese di rimanere sepolta accanto ai “suoi figlioli” nel piccolo cimitero di Briana dove ancor oggi riposa: un esempio
importante sia per i giovani che per le future generazioni di Infermiere Volontarie.

 

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