Dal 2006 la CRI Sicilia è stata impegnata nel servizio di trasporto organi secondo quanto previsto dalla convenzione regionale per il Traporto organi, in accordo con il Centro Regionale Trapianti. Il servizio è stato effettuato dai Comitati CRI provinciali e locali tramite appositi veicoli e con l’impiego di personale volontario, ed è rimasto attivo 24 ore su 24 durante tutto l’arco dell’anno.

 

Il trapianto d’organo si compone di due fasi estremamente delicate: il prelievo dell’organo da un soggetto donatore e il successivo impianto dell’organo su di un altro soggetto detto ricevente.

Tecnicamente si parla di prelievo quando l’organo proviene da un cadavere, mentre si parla di espianto quando l’organo proviene da un donatore vivente o cadavere a cuore battente.

 

Gli organi che si possono donare sono: reni, cuore, polmoni, fegato, pancreas, intestino.

I tessuti che si possono donare sono: cornee, valvole cardiache, vasi sanguigni, cartilagine, tendini,  cute.

 

Il trasporto degli organi da trapiantare è un servizio molto delicato, che si svolge in condizioni di emergenza e che per tale motivo necessita di elevata professionalità. Esso rappresenta la parte meno nota nella complessa sequenza di operazioni che ruotano intorno al trapianto di un organo, sebbene esso rappresenti il punto di congiunzione tra le due fasi delicate del prelievo e del trapianto.

 

I passaggi dal prelievo dell’organo al trapianto sono numerosi e necessitano di estrema accuratezza, occorre infatti accertare la morte del donatore o, se ancora in vita, la sua compatibilità con il ricevente, fino all’assegnazione degli organi che possono essere espiantati.

Mentre tutto viene preparato per l’intervento, le equipe di prelievo raggiungono con un automezzo o volo dedicato (elicottero o aereo) l’ospedale dove si trova il donatore. Con trasporto altrettanto dedicato, gli organi raggiungono la loro destinazione definitiva e vengono quindi trapiantati. Se le fasi di trasporto non sono eseguite puntualmente, correttamente e professionalmente, vengono vanificati tutti gli sforzi delle varie unità di lavoro impegnate nell’intervento.

 

Il servizio effettuato dalla CRI ha previsto un piano di viaggio concordato e preparato in 10 minuti dopo la chiamata del centro di riferimento, mentre l’operazione di trapianto è stata effettuata al massimo dopo otto ore dall’inizio dell’emergenza.

 

La Croce Rossa Italiana-Comitato Regionale della Sicilia, in virtù di un Protocollo d’Intesa con il Centro Regionale Trapianti, ha svolto il servizio di trasporto di materiale biologico connesso con l’attività di trapianto di organi e tessuti e dell’Equipe di prelievo, nel rispetto di quanto previsto nel documento edito dal Centro Nazionale Trapianti e approvato dalla Conferenza Stato Regioni.

 

Argomento comune e su cui persistono pareri contrastanti è quello relativo al consenso alla donazione degli organi. Emerge ancora oggi una forte titubanza, data da motivi irrazionali e persino scaramantici, a prestare il consenso scritto alla donazione. Non ci si sofferma a pensare che la donazione degli organi equivale alla vita, al dare possibilità di salvare una o più vite (molto spesso giovani) semplicemente con un gesto: la dichiarazione di volontà all’espianto dei propri organi in caso di morte.

In Italia non vige il silenzio assenso, come invece accade in molti altri paesi europei, per cui senza una dichiarazione espressa saranno i familiari a decidere se procedere o no all’espianto.

Le modalità per esprimere tale assenso sono diverse: dal famoso tesserino blu del Ministero della salute da compilare e tenere insieme ai documenti (è anche possibile scaricarlo da internet), alla registrazione presso le Asl e i medici di famiglia, fino all’iscrizione all’Aido. Anche qualunque nota scritta che contenga nome, cognome, data di nascita, dichiarazione di volontà (positiva o negativa), data e firma, è considerata valida ai fini della dichiarazione.

 

Dichiarare la propria volontà a donare i propri organi è un gesto che potrebbe salvare altre vite e condividere l’amore per la vita stessa. Del resto, tra gli obiettivi strategici CRI figura anche la promozione della solidarietà, oltre all’alleviare le sofferenze umane, contribuire alla tutela e alla tutela e alla promozione della dignità della persona, rafforzare la cultura della non violenza e della pace.

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