Giornata Internazionale delle Famiglie – Famiglia è dove c’è amore
Il servizio RFL della CRI per ritrovare i propri cari
Si celebra oggi la Giornata internazionale delle famiglie, istituita dall’ONU nel 1994. L’edizione di quest’anno è dedicata al tema dell’educazione e del benessere, “per sensibilizzare sul ruolo delle famiglie nella promozione dell’educazione della prima infanzia e nelle opportunità di apprendimento di bambini e giovani”.
Nei momenti più difficili e più bui, ognuno di noi trova conforto in quel guscio chiamato famiglia, quella prima forma di società all’interno della quale ciascun individuo è inserito.
Non serve cercare molto e tanto meno lontano: è in quel guscio che si trova l’amore. E non importa che tipo di forma sociale abbia quel guscio: l’amore è l’unico tratto che lo caratterizza come ‘famiglia’.
La famiglia non ha una forma unica e immutabile: si costruisce sulle differenze di genere e di generazione. In una stessa casa, possono vivere persone di sesso diverso appartenenti a due o anche tre generazioni diverse (in quest’ultimo caso si parla di famiglia allargata, per distinguerla da quella nucleare, composta da marito, moglie e figli).
Il concetto di famiglia tradizionale è oggi superato, tanto che, da qualche anno, la dicitura ufficiale ‘famiglia’ è declinata al plurale per registrare i cambiamenti sociali. Oggi, infatti, il concetto di famiglia include diversi tipi di nuclei familiari. Ecco perché è ormai più opportuno parlare di famiglie.
L’idea di famiglia va oltre la semplice somma dei membri che la compongono, in quanto l’identità familiare non dipende dalla somma delle caratteristiche della madre/moglie unite a quelle del padre/marito e dei singoli figli, ma dalla loro interdipendenza. È come se fosse un puzzle, che va osservato nella sua completezza e non pezzo per pezzo.
Nella Giornata internazionale delle famiglie, vogliamo ricordare anche chi ha perso la propria famiglia, tutte quelle persone che sono partite in questi ultimi anni senza guardare più indietro. Un cappello in testa, un paio di ciabatte ai piedi, qualche foto sbiadita in tasca e via, verso luoghi e mondi sconosciuti e forse una vita migliore. Queste persone portano il ricordo delle loro famiglie nel cuore e, quando le incontri, leggi nei loro occhi la nostalgia.
Queste persone partono con la consapevolezza che, probabilmente, non ritorneranno più e non vedranno mai più i loro cari.
Croce Rossa Italiana ha avuto il grande merito di attivare il servizio RFL (Restoring Family Link) per aiutare quelle migliaia di famiglie che vengono separate a causa di conflitti, disastri o migrazioni e che soffrono terribilmente quando perdono i contatti con i propri cari.
La Croce Rossa Italiana, il Comitato internazionale e le altre Società Nazionali di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa, lavorano insieme in tutto il mondo per trovare queste persone e metterle in contatto con i propri familiari. Questo lavoro include la ricerca dei membri di una stessa famiglia, il ristabilimento dei contatti, la riunificazione delle famiglie e il tentativo di ritrovare le persone disperse.
Di Houda Sboui, Volontaria CRI di Palermo