Palermo – I Volontari CRI ricordano la strage di via D'Amelio
Il Comitato CRI di Palermo, in occasione del venticinquesimo anniversario della strage di via Mariano D’Amelio, ha preso parte alle iniziative organizzate dal Movimento Agende Rosse per ricordare la strage del 1992.
Era il 19 luglio 1992 quando alle ore 16.58 una Fiat 126 rubata contenente circa 90 chilogrammi di esplosivo telecomandati a distanza esplose in via Mariano D’Amelio n. 21 sotto il palazzo dove viveva la madre del giudice Borsellino, presso la quale quella domenica si era recato in visita.
Con lui morirono gli uomini della sua scorta .
Tra le iniziative svoltesi un triangolare di calcetto , un convegno dal titolo “In che Stato è la mafia” per poi concludere con la proiezione della docuficition Rai “Adesso tocca a me” di Giovanni Filippetto e Francesco Miccichè.
A conclusione delle manifestazioni la tradizionale fiaccolata che ha attraversato via Libertà via Autonomia Siciliana per poi arrivare in via D’Amelio.
Far crescere il senso civico e la cultura della legalità anche attraverso “buone azioni” questo uno degli impegni della Croce Rossa italiana che da sempre si adopera per creare maggiore inclusione e stimolare la cittadinanza attiva con iniziative che coinvolgono i cittadini in prima persona .
A tal proposito, i Giovani della CRI siciliana hanno ideato il progetto “Anche io Posso”. Esso prevede l’uso della Carta Umanità, che ha un formato di biglietto da visita e costituisce il “testimone” che viene passato di mano in mano ogni volta che si svolge una buona azione nei confronti di qualcun altro. In questo modo ad ogni passaggio della Carta Umanità, ogni persona avrà sperimentato sia il “fare” un gesto volontario che il “ricevere” tale gesto.
Il progetto – sottolinea Luigi Corsaro , Presidente CRI della Sicilia – mira a far comprendere ad ogni individuo come ogni nostro gesto può essere identificato come volontariato, se svolto verso qualcun altro senza ricevere nulla in cambio. I Volontari cercheranno di coinvolgere l’intera collettività nelle piazze e nelle scuole, con l’intento di trasmettere il valore del volontariato tramite esperienze fatte in prima persona