Avvio del progetto “Rete Regionale Aperta”
Come noto, il Comitato Regionale C.R.I. della Sicilia è partner del progetto “Rete Regionale Aperta– FEI2012 – Azione 7 REG”.
L’Assessorato Regionale della Famiglia, delle Politiche Sociali e del Lavoro – Dipartimento della Famiglia e delle Politiche Sociali ha di recente comunicato che il Ministero dell’Interno ha approvato la proposta di finanziamento del progetto. Consequenzialmente, il Direttore Regionale C.R.I. ha provveduto – ex articolo 32 dello Statuto della C.R.I. – alla stipula della relativa convenzione. Da ultimo, con O.P. n. 106 del 12 dicembre 2013, questa Presidenza vi ha dato formale avvio.
Il progetto “Rete Regionale Aperta” si prefigge i seguenti obiettivi:
– incrementare la consapevolezza delle pubbliche amministrazioni sulla necessità di combattere attivamente eventuali forme di discriminazione;
– promuovere l’adozione di politiche e procedure corrette anche attraverso la formazione di personale;
– promuovere lo scambio di buone prassi e di strategie integrate di intervento sia a livello locale sia con i partner europei;
– offrire ai destinatari dell’intervento informazioni sulla “rete” di servizi esistenti sul territorio in grado di migliorare la qualità della vita del soggetto che vive situazioni di discriminazione;
– promuovere percorsi di accompagnamento/facilitazione all’inserimento nei vari contesti (amministrativo, socio-sanitario, educativo-formativo) del tessuto della comunità locale per quei soggetti che vivono discriminazioni;
– sostenere la promozione dell’autodeterminazione dei destinatari, mediante un lavoro di motivazione e orientamento volto all’acquisizione di autoconsapevolezza, al recupero della propria immagine, della propria potenzialità, alla co-elaborazione di un progetto personale;
– promuovere forme di aggregazione e partecipazione attiva dei cittadini che vivono situazioni discriminanti alla vita politico-sociale del territorio, al fine di favorire percorsi di autonomia e di integrazione insieme all’organizzazione di momenti di incontro e di confronto.
Il progetto “Rete Regionale Aperta” vede la costruzione di una rete territoriale con compiti di prevenzione, contrasto e monitoraggio delle discriminazioni o chi vuole segnalare atti o comportamenti discriminatori nei confronti di terzi. Tale struttura sarà così organizzata:
– realizzazione di un nucleo di coordinamento regionale, presso la sede del Comitato Regionale C.R.I.;
– istituzione di almeno un nodo di raccordo delle segnalazioni (c.d. “antenne territoriali”) per ciascun territorio provinciale, quale punto di riferimento principale per ogni provincia.
Le “antenne territoriali” opereranno quali concreti punti di accesso per l’utenza, con l’obiettivo di ascoltare, consigliare e prendere in carico chi si sente vittima di una forma di discriminazione, inserendo i dati raccolti nella rete informativa dell’UNAR (Ufficio per la promozione della parità di trattamento e la rimozione delle discriminazioni fondate sulla razza o sull’origine etnica – www.unar.it).
La realizzazione del progetto è legata alla piena collaborazione dei Comitati Provinciali e Locali C.R.I. che dovranno gestire le “antenne territoriali”. Il Presidente Regionale C.R.I. ha, quindi, chiesto ai Comitati Provinciali e Locali di individuare un Volontario C.R.I. con l’incarico di responsabile della costituenda antenna territoriale.
Tale Volontario sarà:
– punto di riferimento per i Volontari C.R.I. impegnati nel progetto;
– figura di garanzia per l’utenza del servizio;
– referente per la gestione pratica dell’attività, da realizzare in ossequio alle “linee guida per la rete nazionale antidiscriminazioni costituzione e funzionamento di centri/osservatori territoriali e antenne anti-discriminazione”.
Al fine di avviare le attività territoriali sarà, a breve, convocata una riunione operativa con i referenti territoriali nominati.