Governance delle politiche d'immigrazione sanitarie nella Regione Sicilia: protocollo d'intesa

 

E’ stato stipulato il 17 aprile 2014, durante i lavori del Convegno “Salute e Immigrazione”, il protocollo d’intesa fra Assessorato Regionale della Salute, Comitato Regionale C.R.I. della Sicilia, Emergency e Medici Senza Frontiere finalizzato alla governance delle politiche d’immigrazione sanitarie nella Regione Sicilia.
L’accordo prende le mosse della necessità di definire e promuovere standard europei dei servizi sanitari essenziali per i migranti presenti nella Regione Sicilia.
La sinergia dell’attività svolta dagli Enti governativi e non, rappresenta un opportunità importante per raggiungere tali livelli sia quantitativi che qualitativi, e che Croce Rossa Italiana, Emergency e Medici senza Frontiere presenti sul territorio regionale per professionalità, competenze, umanità e risorse sono in grado di supportare le attività di assistenza sanitaria ai migranti offerta dal Servizio Sanitario Regionale.
Il protocollo d’intesa – il cui testo sarà pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della Regione Siciliana in uno con il Decreto Assessoriale di approvazione – ufficializza che il Servizio Sanitario Regionale per la gestione sanitaria del fenomeno immigrazione in Sicilia si avvale del supporto insostituibile della C.R.I. e degli altri Enti umanitari firmatari, e che tale supporto si espleta attraverso:
– predisposizione di protocolli operativi specifici per garantire alle ASP maggiormente interessate alla problematica degli sbarchi, il supporto al triage in banchina e il soccorso sanitario in caso di sbarchi massivi;
– stesura di un piano di contingenza regionale per la gestione degli sbarchi sulle coste siciliane;
– supporto delle AASSPP nella gestione sanitaria dei centri non governativi destinati ad ospitare i migranti anche in maniera temporanea, ivi compresi i minori sia accompagnati e non;
– tenuta di registro aggiornato dei mediatori culturali disponibili a supportare il SSR;
– predisposizione di specifici interventi formativi in materia di mediazione culturale;
– realizzazione di un progetto per il dato unico sanitario del cittadino-straniero non in regola con permesso di soggiorno presente sul territorio siciliano;
– gestione, in raccordo con le ASP, degli ambulatori STP/ENI;
– formazione sanitaria alle forze dell’ordine sulla gestione di patologie potenzialmente infettive, sull’approccio socio sanitario in presenza di un numero elevato di migranti e stesura di linee guida per l’approccio sanitario al cittadino straniero;
– piani di comunicazione rivolte alla società civile ed istituzionale, su tematiche socio sanitarie che coinvolgono quei Comuni dove ricade una “forte” presenza di cittadini stranieri;
– ogni altro intervento volto alla tutela sanitaria del migrante ospitato sul territorio regionale.

 
 

 

 
 
 
 
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