Direttiva sull'assistenza umanitaria alle persone migranti

 
Direttiva sull'assistenza umanitaria alle persone migranti immagine volontari presso sbarchi

Il Presidente Regionale, nel richiamare la propria OP 30 aprile 2014, n.42, ha impartito una direttiva sul servizio di assistenza umanitaria alle persone migranti, dando ai Presidenti e dei Commissari dei Comitati C.R.I. onere e responsabilità di darvi piena e completa attuazione.

L’attivazione del Comitato C.R.I. avviene tramite la competente Prefettura-Ufficio Territoriale del Governo. Il Comitato segnala immediatamente l’attivazione al Delegato Tecnico Regionale dell’Area 3, comunicando le specifiche dell’attività e le necessità del caso. La richiesta di attivazione dei nuclei del Reparto di Sanità Pubblica della C.R.I. deve essere rivolta da parte dell’USMAF direttamente alla S.O.R. Sicilia (e NON ai Comitati), che provvederà a allertare medici ed infermieri RSP, e/o a mettere in allerta (ove le condizioni lo richiedano) il nucleo regionale NBCR.

Il servizio di assistenza umanitaria gli sbarchi deve essere condotto all’interno di alcuni standard minimi. Il personale impiegato non può essere inferiore alle nove unità, comprensivo di un responsabile del servizio, designato dal Presidente, e di un equipaggio completo di ambulanza, con almeno una tenda pagoda. Tale numero può subire variazioni a seconda del numero dei migranti che approdano. I Presidenti hanno cura di mobilitare, per il tramite delle rispettive Ispettrici, le Infermieri Volontarie C.R.I., che devono essere parte attiva del contingente.

La squadra di Volontari C.R.I. che è impiegata nell’attività di assistenza deve essere munita di ogni strumento adeguato a garantirne l’autoprotezione. Occorre utilizzare l’uniforme completa e idonei DPI. Il Delegato Tecnico Regionale dell’Area 1 ha già distribuito il materiale pervenuto ed è a disposizione dei Comitati C.R.I. che ne facciano richiesta. Similmente, il Direttore Sanitario Regionale ha dettato i protocolli che bisogna pedissequamente seguire.

Adeguato spazio deve essere dato all’attività di formazione. Eventi formativi sulle modalità operative in caso di assistenza umanitaria ai migranti, corso “I care” e de-briefing post servizio (questo ultimi da tenersi a cura degli psicologici del Servizio psicosociale) sono momenti irrinunciabili per la buona riuscita dell’attività e per il benessere del Volontario. Per informazioni, è possibile contattare il Centro Regionale di Formazione all’indirizzo formazione@sicilia.cri.it.

I Volontari C.R.I. impiegati nell’attività di assistenza umanitaria ai migranti non sono autorizzati a comunicare con i mass media o a postare fotografie ed immagini con migranti sui social network. Si ricorda che i migranti possono essere soggetti che scappano da persecuzioni e che una foto potrebbe consentire ai regimi di provenienza di rivalersi sulle loro famiglie. Similmente è vietata la pubblicazioni di immagini di minori. Nel caso in cui un giornalista richieda informazioni, il responsabile del servizio lo indirizzerà al proprio Presidente o, se da questi autorizzato espressamente, potrà dare notizie sull’impegno della C.R.I., senza parlare di possibili patologie e senza, soprattutto, entrare nel dibattito politico o nel merito delle soluzioni che il Governo italiano o l’Unione Europea stanno o non stanno ponendo in essere. Qualsiasi informazione di cui si ritiene utile la pubblicazione dovrà essere inviata a comunicazione@sicilia.cri.it.

Per quanto concerne le spese:

quelle relativa al carburante utilizzato dai mezzi C.R.I. per l’attività di assistenza umanitaria agli sbarchi dei migranti sono rimborsate;

i DPI sono forniti dal Comitato Regionale C.R.I. e grazie al supporto del Comitato Centrale;

le altre spese devono essere concordate con le singole Prefetture-Uffici Territoriali del Governo.

 
 

 

 
 
 
 
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