Il racconto dell'Esercitazione AirSubSarex 2015

 
immagine news

Esercitazione AirSubSarex 2015, il nome è quello dei grandi eventi.

E proprio di un grande evento si è trattato, un evento che ha coinvolto quattro Corpi dello Stato, la Croce Rossa Italiana, il 118. Un’esercitazione congiunta che simulava l’emergenza di un crash aereo in acqua, con l’individuazione e il recupero dei superstiti.

19 maggio, ore 8. Quattordici OPSA di CRI Catania salgono a bordo di una delle Motovedette della Guardia Costiera, insieme ad un Volontario CRI Infermiere, un Volontario CRI Truccatore, un Medico del 118. Mentre i colleghi CRI dell’area 3 e dell’area 1 predispongono in Porto e in aeroporto i Posti Medici Avanzati e presidiano i mezzi di soccorso. Imbarcato tutto il materiale necessario e mollati gli ormeggi, dopo poco viene raggiunto il luogo stabilito del crash simulato. A 5 miglia circa dal porto di Riposto.

Ore 10, inizia l’esercitazione, avviene il crash aereo.

Dieci operatori OPSA entrano in acqua per simulare un gruppo di naufraghi superstiti dell’impatto aereo. Intanto, dall’Aeroporto di Catania decollano aerei ed elicotteri dei Corpi dello Stato per la missione Search And Rescue (ricerca e soccorso) e dal Porto di Catania salpano le motovedette. In appena quaranta minuti, l’area del disastro aereo simulato viene raggiunta da tutti i mezzi di soccorso.

Vengono lanciati i fumogeni d’avvistamento e l’acqua diventa verde di fluorescina, mentre il primo OPSA naufrago viene raggiunto e recuperato e in sequenza tutti gli altri, per i quali era stato previsto il salvataggio dall’alto con gli elicotteri dei Vigili del Fuoco che utilizzavano aerosocorritore e verricello, della Guardia Costiera che utilizzava horse collar e cestello, della Marina Militare che utilizzava il sistema del cestello. Tra cui uno di questi naufraghi con simulati traumi diffusi (grazie alle competenze del nostro Volontario Truccatore), per rendere le operazioni di recupero più complesse e realistiche.

Mentre tutti i mezzi di soccorso aereo si allontanano per ritornare in aeroporto e affidare i naufraghi recuperati ai Soccorritori di Croce Rossa, in attesa presso il P.M.A., ai Medici e al Personale del 118, raggiunge il teatro dell’impatto aereo la Motovedetta della Guardia Costiera con a bordo due nostri O.P.S.A. e il Personale Sanitario del 118 per il recupero degli ultimi due superstiti e il trasporto di questi presso il secondo PMA, allestito su uno dei moli del Porto di Catania.

L’esercitazione si conclude intorno alle 13.30 con esito estremamente positivo, grazie all’impegno e alla professionalità di tutti gli operatori della Guardia Costiera di Catania e del suo Nucleo Aereo, dei Vigili del Fuoco del Reparto Aereo e Navale, della Marina Militare e della Guardia di Finanza.

E grazie ai Volontari della Croce Rossa di Catania, Operatori Polivalenti di Salvataggio in Acqua, Truccatori, Infermieri, Logisti, Soccorritori che con le loro competenze, il loro spirito dettato sempre e comunque dai nostri Sette Principi, la loro serietà e abnegazione hanno reso l’azione di Croce Rossa efficace, puntuale, professionale e indispensabile. Con l’augurio che eventi del genere possano verificarsi solo in maniera simulata e oggetto di tali esercitazioni.

(tratto da www.cricatania.it)

 
 

 

 
 
 
 
Copy link
Powered by Social Snap