Amare la CRI amandosi
Ogni giorno all’interno della Croce Rossa ,in contesti diversi, tra emergenze e necessità avvengono scambi reciproci tra ciò che si dona e ciò che si riceve. E succede che il sorriso di un bambino, il grazie di una mamma, l’abbraccio di un uomo, e la stretta di mano di un anziano riempino l’animo di noi volontari di una gioia infinita.
Condivisioni , aggregazioni, obiettivi comuni sono da stimolo a tutti i volontari che stringono nuove amicizie e vivono insieme ai colleghi esperienze importanti che faranno parte per sempre del loro bagaglio.
Ma , a volte, succede qualcosa di più profondo che solo chi lo vive può raccontare. Perché quando due sguardi si incontrano e due cuori si uniscono all’unisono le emozioni vibrano come farfalle allo stomaco e quello che sembra un sentimento d’amicizia si trasforma in un amore profondo.
E si sa’ : l’amore non si cerca, non si aspetta, non si sceglie. Nasce per caso, quando meno te lo aspetti. Ed è cosi che le volontarie della croce Rossa Giulia, Antonietta, Francesca hanno trovato l’amore nel posto in cui meno pensavano di trovarlo. Giorno dopo giorno , condividendo la passione per la CRI, trovandosi insieme in alcuni servizi e aiutando gli altri si sono innamorati
Giulia è una volontaria infermiera dal 2010 e durante il G7 a Taormina ha conosciuto Alfredo, volontario CRI di Catania, attivo da ben 21 anni. Tra loro è nato un sentimento di stima e affetto che si è trasformato presto in amore. Un amore che ha spinto Alfredo a fare l’estensione al Comitato di Palermo per poter fare dei servizi insieme alla sua amata e coniugare cosi l’amore per il prossimo con il loro sentimento. Quando è possibile è Giulia a prendere il bus e ad andare dal suo amore.
Antonietta Bonfante volontaria CRI, da 11 anni, del Comitato di Agrigento ha conosciuto il suo Nicola fuori dalla CRI ma piano piano con il tempo, mostrandogli quanto sia bello far parte dell’associazione e quanto faccia star bene aiutare gli altri , gli ha trasmetto la cultura del soccorso e meno di un anno fa Nicola ha scelto di indossare la divisa CRI. E da allora, ogni volta che smettono di lavorare, si dedicano a mogliorare la vita di chi sta male. Antonietta e Nicola si sono sposati il 9 settembre scorso circondati dagli amici, anche loro volontari CRI, che per l’occasione indossavano la divisa.
Anche Francesca Paola Casuccio , volontaria CRI del Comitato di Trapani ha scelto di indossare la giacca CRI sopra l’abito da sposa. L’ho fatto, ci racconta, perché la CRI è la mia vita dal 2014, la vita di tutti i giorni, ciò che faccio con il cuore , ciò che si fa con tanti sacrifici. Fa parte della mia quotidianeità e nel mio giorno più bello non poteva mancare.
Si entra nella Croce Rossa Italiana perché si sente il bisogno di donare, di aiutare e di essere utili per gli altri ma quando sposi i suo 7 principi e vivi la vita sorridendo al mondo intero fa si che anche il mondo ricambi e a volte il sorriso di qualcuno entra a far parte della tua vita per sempre. Perché donare è il verbo più bello dopo quello di amare
Di Monica Sutera, volontaria CRI di Agrigento