La Croce Rossa siciliana premiata a Ginevra per l'impegno nell'accogliere i migranti. In questi giorni di nuovi sbarchi sulle coste meridionali, il riconoscimento della Ficr premia un modello di impegno e resilienza per tutti i Comitati impegnati nell'assistenza a chi fugge da guerre e miseria.
- Sbarco del 6 dicembre 2015 a Porto Empedocle
I flussi migratori non si interrompono con la fine dell’estate, perché la guerra non finisce con la bella stagione, la fame non c’è solo quando il mare è calmo, la violenza non cessa all’arrivare del freddo. A pochi giorni dal Natale si attraversa il mare, perché fuggire è l’unica opzione. Tra venerdì 4 e oggi lunedì 7 dicembre più di quattromila migranti sono arrivati nei porti di Sicilia, Sardegna, Calabria e Puglia. E come sempre, sui moli, volontari e operatori della Croce Rossa hanno portato il loro aiuto. Sulle banchine, persone con il simbolo della Croce Rossa sulla divisa si sono fatte trovare pronte: non solo a dare dell’acqua o un telo protettivo ma anche a rivolgere un sorriso, uno sguardo che comunica accoglienza. Il destino ha voluto che proprio ieri una nutrita rappresentanza dei volontari della Croce Rossa siciliana si trovasse a Ginevra per ricevere l’Henry Davison Award, l’importante riconoscimento che la Ficr attribuisce a società nazionali o a persone che con la propria azione hanno migliorato in maniera significativa la vita dei più vulnerabili. Cinquanta rappresentanti degli ottomila membri della della Croce Rossa siciliana erano lì, a ricevere un riconoscimento che la Ficr ha voluto assegnare loro per il grande lavoro fatto nell’accoglienza e assistenza ai migranti.
- Consesgna Henry Davison Award della FICR a Ginevra al Presidente CRI Sicilia Valastro con il Presidente Nazionale Rocca
Nel momento in cui, a Ginevra, i volontari siciliani ricevevano la standing ovation dell’Assemblea, a migliaia di chilometri di distanza, ad Augusta altri volontari e operatori erano impegnati nell’assistenza a un un nuovo sbarco, a celebrare con i fatti l’impegno instancabile della Croce Rossa siciliana, e italiana, nel portare aiuto alla popolazione migrante. Domenica è stata premiata la costanza con cui da anni i Comitati della Sicilia dedicano sforzi e risorse a proteggere chi arriva da lontano. Perché da anni i porti della Sicilia sono il primo approdo per centinaia di migliaia di persone in fuga e la Croce Rossa locale è un esempio di impegno e resilienza che oggi viene replicato dagli altri Comitati del sud Italia coinvolti nell’accoglienza ai porti. Domenica, a Ginevra, in fila come sotto il sole d’agosto, sotto la pioggia o al freddo di dicembre al porto, i volontari erano sul palco a ricevere un riconoscimento per la totale dedizione dimostrata in questi anni nell’accogliere persone in fuga da guerre, miseria, violenza. Al di là delle cifre, di quanto è stato distribuito a livello materiale, delle ore di impegno e delle attività svolte ai moli, quello che resta è che centinaia di migliaia di uomini, donne, bambini passati dai porti della Sicilia hanno trovato altri esseri umani pronti ad accoglierli: i volontari CRI hanno stretto le loro mani, scambiato sguardi e sorrisi, condiviso lacrime. “I loro volti erano, e sono, i primi volti che i migranti vedono al loro arrivo in Italia, dopo un viaggio in cui hanno subito violenze e traumi. I volontari Croce Rossa sono stati, e sono, sui porti, esattamente dove devono essere, ad accogliere centinaia di migliaia di persone al loro arrivo, cercando di restituire loro dignità” ha affermato il Presidente del Comitato Regionale CRI Sicilia, Rosario Valastro, in Svizzera con i volontari per ritirare l’Hernry Davison Award. “Con il duro lavoro di migliaia di volontari e membri del personale, abbiamo cercato di mettere in atto la nobile idea del nostro fondatore: aiutare le persone vulnerabili con umanità e imparzialità, salvare le loro vite, fornendo mezzi di sussistenza sicuri, il ripristino dei legami familiari, il supporto psicologico, lottando contro la discriminazione”, ha aggiunto Valastro ricordando che la Croce Rossa siciliana non si è mai sentita sola di fronte al grande impegno profuso in questi anni, ma ha potuto contare sul supporto, l’incoraggiamento e le risorse messe a disposizione dalle Società Nazionali della Croce Rossa e Mezzaluna Rossa, una vicinanza che ha fatto percepire fortemente l’Universalità del Movimento. Il riconoscimento riservato alla CRI della Sicilia è un premio allo sforzo e all’impegno di una comunità che ha saputo modellare la sua capacità di ricevere, dandosi senza sosta per rispondere al principio di Umanità alla base dell’emblema rappresentato su quelle divise rosse, schierate domenica sul palco di Ginevra e da anni nei porti siciliani e di tutto il sud Italia a dimostrare con le azioni che “nessun essere umano è illegale”.
Un album fotografico dell’evento è disponibile nella