Articolo di Agrigentooggi.it, del 3 Marzo 2022

Due ore di un venerdì sera. Alle 18,20 arriva la segnalazione e alle 20 e qualcosa la soluzione non solo è stata trovata ma è già tutto organizzato. Succede ad Agrigento dove lavora come insegnante il Riferimento civico della Salute Liliana Palumbo Piccionello di Canicattì. Liliana segnala nella chat della Rete Civica della Salute (RCS) che una bambina diversamente abile di una scuola primaria agrigentina ha subito un intervento molto serio a Trieste, sta tornando a casa ma abita in un palazzo senza ascensore e la mamma non sa come farla andare a scuola non riuscendo a portarla giù per le scale in carrozzella. Un disagio e una difficoltà che si aggiungono alla sofferenza e alla tensione nate dalle condizioni di salute della piccola. La RCS si mette subito in moto, prendendo contatti operativi sia con la rete locale del Terzo Settore sia con l’ASP e le sue Direzioni di Distretto sanitario. La risposta è immediata. Ed è positiva. La Croce Rossa di Agrigento rende disponibili un mezzo e i volontari per accompagnare la bambina da casa a scuola e viceversa. L’Azienda sanitaria va oltre: da appuntamento ai familiari della bambina affinché, documenti alla mano, si verifichi se la legge consente di impiantare nel loro appartamento un montascale così da risolvere il problema una volta per tutte. «Grazie mille. Che bello non sentirsi soli! Ero confusa. Non sapevo come fare. Non ho parole. Bellissimo, veramente» commenta in un messaggio vocale la madre della piccola che ha da poco avuto un aborto spontaneo a causa dello sforzo fisico di trasportare in braccio la figlia. Ed è il tono a dire tutto. Nella sua voce c’è sollievo, c’è gratitudine e c’è anche stupore. Dal momento della segnalazione al momento in cui la Croce Rossa ha organizzato la soluzione operativa immediata e l’ASP si è impegnata alla verifica necessaria per una soluzione più strutturale sono trascorse meno di due ore. Il lunedì successivo la bambina ha già ripreso il suo posto in classe. «Nel ringraziare tutti coloro che si sono attivati subito, senza badare a null’altro che a dare una risposta vera ad un bisogno concreto – commenta Antonino Lo Brutto, coordinatore provinciale di Agrigento della RCS – siamo felici di essere stati punto di incontro tra cittadini, istituzioni e mondo del Terzo Settore. Un ruolo che la Rete Civica della Salute svolge con consapevolezza, senso di responsabilità e – come in questo caso – anche un po’ di commozione».

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