I Presidenti CRI della Sicilia: conosciamoli meglio!

Intervista a Luigi Corsaro, Presidente CRI Sicilia

Inauguriamo una nuova
rubrica, dove conosceremo più a fondo i Presidenti dei Comitati CRI della
Sicilia.
Non potevamo non cominciare da Luigi Corsaro, Presidente del
Comitato Regionale CRI Sicilia.

Perché sei entrato in
Croce Rossa?

Mi
sono avvicinato a Croce Rossa a 22 anni, a seguito di un evento tragico, il terremoto
di Santa Lucia. Fu un evento sismico registrato nella notte fra il 12 ed il 13
dicembre del 1990, un forte terremoto che scosse la Sicilia sud-orientale, fra
le province di Siracusa e Catania, l’area con maggiore rischio sismico della
Sicilia. Fu coinvolta anche la zona di Scordia, il mio paese d’origine. In
quell’occasione, a Scordia, intervennero i Volontari del Comitato di
Caltagirone per montare le tende e dare soccorso alla popolazione. Fu
l’occasione per avvicinarmi alle numerose attività portate nel territorio dai
Volontari, successivamente insieme ad altri amici chiedemmo di istituire una
sede CRI nel nostro Comune e nel 1993 facemmo il Corso Base e ufficialmente
iniziò il mio percorso in Croce Rossa.

Cosa fa la CRI in Sicilia?

Grazie al lavoro svolto
sul territorio abbiamo realizzato un piano d’azione che combina gli obiettivi
della nostra Associazione con le esigenze delle nostre comunità.In linea con la
Strategia 2020 della Federazione Internazionale delle Società di Croce Rossa e
Mezzaluna Rossa, l’adozione dei sei Obiettivi Strategici 2020 guida l’azione di
CRI Sicilia. Abbiamo presentato il Piano d’Azione e l’Agenda Formativa 2018,
perché crediamo nella formazione e negli strumenti necessari per sviluppare
tutti insieme le nostre capacità, accrescere la nostra consapevolezza in quanto
Volontari e soprattutto supportare tutti nell’acquisire la professionalità
dell’essere operatori al servizio delle persone più vulnerabili.Il Comitato
Regionale è impegnato a sviluppare e perseguire gli obiettivi strategici con
tutto l’impegno e le risorse disponibili.

Un sogno, un’iniziativa
che vorresti realizzare con la Croce Rossa.

Sicuramente
pensare in maniera più attenta alle nuove povertà. I nuovi dati diffusi
dall’ISTAT mettono in evidenza un dato assolutamente preoccupante di più di
cinque milioni di persone che vivono in stato di povertà assoluta in Italia.
Bisogna attivare da subito tutta una serie di progetti per dare supporto da un
punto di vista sociale alle famiglie in difficoltà ma anche dare sostegno a chi
versa in una condizione di disagio tramite sportelli sociali d’ascolto e
servizi che vanno indirizzati verso le fasce più deboli e vulnerabili, con
particolare attenzione ai minori.Oltre a questo vorrei realizzare dei progetti
rivolti ai minori migranti non accompagnati, una grande problematica che
viviamo in questi anni. Moltissimi minori non accompagnati che arrivano sulle
nostre coste dopo una prima fase di accoglienza si disperdono e non riusciamo
più a seguirli. Un supporto maggiore con l’attivazione di progetti di
inclusione sociale e di integrazione sarebbe da avviare fin da subito.

Cosa vorresti far sapere
ai tuoi volontari?

Il
messaggio che voglio dare ai Volontari siciliani è di essere davvero punto di
riferimento per le comunità locali, in particolar modo per i più vulnerabili.
Il nostro emblema è riconosciuto in tutto il mondo, è il vero volano per le
iniziative a favore delle fasce più deboli delle nostre comunità e di chi,
specialmente in questi ultimi anni, lascia la propria terra alla ricerca di un
futuro migliore. Anche noi dobbiamo dare il nostro contributo affinché ci sia
davvero un’azione di inclusione sociale e di integrazione verso chi scappa
dalla guerra e dalla persecuzione alla ricerca di una vita migliore.

Cosa vorresti dire ai
siciliani?

Il
messaggio che voglio lanciare ai siciliani è quello di aprire sempre di più i
nostri cuori. Siamo una terra che è da sempre accogliente e non dobbiamo avere
paura del diverso. Ritengo che sia un arricchimento per le nostre comunità: le
persone migranti devono essere viste anche come opportunità di sviluppo
culturale delle nostre città.   

 
Intervista a Luigi Corsaro, Presidente CRI Sicilia

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