Sicilia – Fabiola Brignone riceve il Premio Mimosa d'Oro 2018: l'importanza di saper raccontare il volontariato
“C’è un mare silenzioso di donne che fanno volontariato ogni giorno per migliorare la vita quotidiana delle loro comunità”
“Ha coordinato l’area ‘Sviluppo, comunicazione e promozione’ del volontariato con grande sensibilità organizzativa, ottenendo importanti risultati di coesione e contribuendo al raggiungimento di ottimi risultati”: con questa motivazione, Fabiola Brignone, Delegato Tecnico Regionale della CRI della Sicilia, ha ricevuto il Premio Mimosa d’Oro 2018.
A consegnarlo Lina Urso Gucciardino, Presidente del Centro culturale ‘Renato Guttuso’ di Favara, organizzatrice della manifestazione insieme a Dario Caputo, prefetto di Agrigento e Anna Alba, Sindaco di Favara. L’evento si è svolto al teatro Pirandello di Agrigento.
“Quando sono salita sul palco, mi sono sentita piccola per un premio così importante rivolto alle donne” – ha dichiarato Fabiola Brignone – “Un’emozione immensa perché so bene quanto sia difficile per una donna coniugare il suo essere donna con l’essere madre, moglie e professionista, e riuscire a inserire anche l’esperienza del volontariato che può essere svolto anche grazie a una famiglia dietro che sostiene le tue scelte. Mi sono resa conto che c’è un mare silenzioso di donne che fanno volontariato ogni giorno per migliorare la vita quotidiana delle loro comunità”.
Fabiola Brignone ha voluto condividere l’importante riconoscimento con il suo staff e tutti i volontari che hanno collaborato con lei, con la sua famiglia, con Luigi Corsaro, Presidente CRI Regionale, e Angelo Vita, Presidente CRI del Comitato di Agrigento, fautore della candidatura.
Nel corso della serata sono stati consegnati anche i riconoscimenti speciali a Bruna Piazza, coordinatrice regionale del Centro Regionale Trapianti, Mari Albanese, scrittrice impegnata nella promozione della cultura della legalità e dell’antimafia, Antonella Zambuto, coordinatrice provinciale del Parlamento della Legalità Internazionale e Maria Carrubba, mamma di un donatore per il grande impegno nella sensibilizzazione alla donazione degli organi.
Il merito di queste donne straordinarie è di aver saputo “comunicare bene il valore del proprio operato”, a dimostrazione che saper raccontare e trasmettere un messaggio è importante quanto il fare.
Di Monica Sutera, volontaria CRI Agrigento