Gela : Volontariato CRI alla scoperta di Ankara e il lavoro svolto dalla Mezzaluna Rossa
Si chiama Mimmo Parello il volontario CRI di Gela ,da appena tre mesi, che ha realizzato uno dei suoi tanti sogni nel cassetto : quello di trascorrere un natale e capodanno come volontario insieme a chi ha più bisogno e sostegno in questo periodo dell’anno.
E cosi, approfittando di un viaggio ad Ankara, prenotato mesi prima, ha dato un senso al suo essere diventato volontario CRI e ha deciso di trasformare quel viaggio in un percorso di crescita e conoscenza di quello che Mezzaluna Rossa ha realizzato in quel territorio.
Mimmo che è un insegnante di educazione fisica ha sempre sentito il bisogno di aiutare il prossimo era stato già a Norcia per aiutare i terremotati. Tre mesi fa decide di diventare volontario CRI e successivamente di fare il Corso OPEM per essere formato sui soccorsi in emergenza.
Ad Ankara visita il centro internazionale della Mezzaluna Rossa e conosce il responsabile Mohamed e l’intero staff del centro accoglienza ricreativo siriano . Li, dopo un lungo colloquio, ha la possibilità di passare qualche giorno con lo staff e partecipare, collaborando con lo staff, alle tante attività offerte nel centro di accoglienza. E cosi per alcuni giorni, grazie alla sua esperienza di insegnante di educazione fisica organizza tornei di pallacanestro e pallavolo per i bambini ospiti da 3 a 14 anni che frequentano la ludoteca
Sentivo il bisogno di fare qualcosa di buono per chi soffre, qualcosa che potesse farmi sentire bene – racconta Mimmo Parello – e in questo periodo dell’anno dove tutti festeggiano, brindano, comprano regali, io ho voluto festeggiare, l’arrivo dell’anno nuovo, lontano, con queste splendide persone che ho conosciuto ad Ankara. Mi ha colpito molto il lavoro svolto dai volontari in questa terra, dall’organizzazione di mezzi e uomini, dal modo in cui si prendono cura dei bisognosi. Un particolare porterò sempre con me.. la gioia di quei bimbi attratti dal mio fischietto che volevano provare. Li non chiedono giocattoli, a loro basta poco per essere felici e il sorriso che ti regalano vale tutti i tuoi sforzi . Ad Ankara c’è poca gente in giro, non c’è senso di abbandono, c’era molto organizzazione. I siriani ospiti erano tutti ben vestiti, igienicamente curati, contenti delle attività che svolgevano e le donne siriane facevano anche i controlli di prevenzione contro le forme tumorali. Li dovunque tu andassi quella maglietta rossa faceva la differenza e indossandola tu eri per loro un grande punto di riferimento.
articolo di Monica Sutera, volontaria CRI di Agrigento
di Monica Sutera, volontaria CRI di Agrigento