Biagio Conte: La Forza del Ribelle Silenzioso…

Biagio Conte, il ribelle silenzioso, questo missionario italiano e laico ha dato la Sua Vita alla “Missione di Speranza e Carità” per cercare di rispondere alle drammatiche situazioni di povertà e di emarginazione nella Città di Palermo

Il viso pallido, le labbra bianche, lo sguardo perso, la voce stenta ad uscire. Gli occhi
profondi e tristi fissano l’orizzonte, quel infinito sconosciuto agli esseri
umani. Un mondo crudele, dove la carità appartiene a pochi e l’indifferenza
appartiene a tanti. Nel freddo, nel gelo, sotto la pioggia, in tanti lasciano
la pelle, sotto gli occhi di una città che dorme e si sveglia, nella corsa,
nella frenesia quotidiana che non lascia il tempo alla riflessione, alla
meditazione, all’amore, alla Vita. Quella stessa Vita, sprecata sopra un
marciapiede, avvolti in stracci bucati regalati una sera d’inverno. Sdraiati,
immobili, rannicchiati
, pensano a quando erano bambini, inondati d’amore e
di affetto. Nostalgici di un tempo che se ne è andato e che sicuramente non
tornerà più. Soli, nel buio della notte gelida, l’ultima sigaretta, l’ultima
lacrima, l’ultimo pensiero, l’ultimo respiro, l’ultima sensazione di essere
stati Vivi per qualcosa o qualcuno che forse non c’è più. Hanno paura! Hanno
tanta paura! Chissà se qualcuno si ricorderà dei loro nomi, dei loro volti.. si
chiamavano, Roberto, Mohammed, Kamel, Giovanni, Giuseppa, Benedetta, Maria…
Spero…

In tutti questi anni, ci siamo abituati all’uomo calmo, sereno, di poche parole e tanto fare.
All’uomo del dialogo e della pazienza. Impegnato con tutte le sue forze ad
ospitare i piu’ deboli, a dare loro un tetto, un pasto, un aiuto. Il suo Cuore
non è piccolo. Non è neanche grande, ma Molto, Molto di più!

Di fronte all’indifferenza generale e alla
“piccolezza” del genere umano troppo impegnato a raccogliere soldi, a
rincorrere la tecnologia, a viaggiare, a ballare, a scherzare, chiuso nella sua
sfera di cristallo che gli ha fatto dimenticare le relazioni sociali, il
parlarsi, il toccarsi, il commuoversi per l’altro. Tanti spiriti che vagano per
il mondo alla ricerca di un’identità perduta, che guarda solo in alto e poco in
basso.

Ecco perché Biagio Conte, ha scelto ultimamente, una delle azioni piu’ drastiche
che potesse fare iniziando a dormire, digiunare e vegliare nelle intemperie di
questo freddo sotto i portici delle Poste Centrali di Palermo per “schiaffeggiare-come
da lui affermato
– l’indifferenza verso chi muore per strada da solo, chi
non ha una casa, chi non ha un lavoro”. Persino i Vescovi hanno manifestato la
loro solidarietà e auspicano l’agire concreto di uomini e donne di buona
volontà impegnati in politica unicamente per il bene comune.”

La Croce Rossa,
profondamente toccata  da una simile
azione di forza pensa come dichiarato dal suo Presidente Luigi Corsaro:
“ che la Vita sia un dono universale intoccabile e che le vicende dei piu’
deboli sono una delle sue priorità maggiori. Infatti, non è un caso che delle
squadre di volontari Cri sono sempre impegnate per distribuire pasti caldi e
coperte ai senza tetto oltre alle altre iniziative organizzate in
collaborazione la Cri
.

Infatti, lo scorso 17 gennaio, lo chef Massimo Gianbelluca, Presidente dell’Accademia
Sicilia di gastronomia e pasticceria, coadivuato da 40 chef con il contributo
dell’associazione “I Passi dell’Amore” ha organizzato una cena di beneficienza per
700 ospiti della Missione di Speranza e Carità di Biagio Conte. A servire i
commensali, oltre agli chef, erano presenti i volontari della CRI di
Palermo
. Un momento di convivialità e di socializzazione alla quale erano
presenti anche alcuni bambini felici di trascorrere una serata in allegria.

Intanto, in un comunicato diffuso qualche giorno fa, Biagio Conte ha lasciato intendere
che interromperà  il digiuno e inizierà
ad alimentarsi con sostanze liquide.

 

Palermo il 19/01/2018


Houda SBOUI

Volontaria CRI Palermo

Staff DTR Obiettivo 6
« Sviluppo e Comunicazione »

 
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