CRI Sicilia – Una visita, un abbraccio, la forza di un sorriso!
Anche questo è Croce Rossa. Da Trapani a San Martino di Fiastra per vedere Nonna Peppina
“Vedere nonna Peppina vivere in 8 mq (e il bagno fuori da quei pochi mq) è stato devastante. Vedere la sua voglia di vivere in questo luogo (dove la desolazione è di casa) è semplicemente stupendo. Il legame con la propria vita è qualcosa di cui nessuno ci può privare“, sottolinea Emanuele Salvatore Barbara, volontario del Comitato CRI di Trapani, raccontando l’avventura per poter incontrare Giuseppina Fattori, nota a tutti come Nonna Peppina, 95 anni portati con dignità, sfrattata dalla sua abitazione per vivere in un container, due metri per cinque, privo di bagno. “Una “Donna” – sottolinea la volontaria Catia Morici – che ha sempre vissuto lì esattamente da 75 anni e che vuole vivere i suoi ultimi anni, giorni, ore … nei luoghi che le ricordano la sua vita…la nostra visita inaspettata le ha fatto molto piacere, ma molto di più a noi che abbiamo visto un sorriso sul suo viso vissuto e sofferente!”.
Rimasta senza tetto nel borgo di San Martino di Fiastra, nel maceratese, Nonna Peppina ha dovuto lasciare la casetta di legno, che le era stata donata in attesa che la sua abitazione, colpita dal terremoto, fosse aggiustata. Per lo chalet di nonna Peppina si sono mossi la Procura e il Tribunale del Riesame sfrattandola e sequestrando l’immobile dove aveva ritrovato la speranza.Tutto ciò per la mancata autorizzazione paesaggistica, un cavillo burocratico. Salvatore Emanuele Barbara, la moglie Caterina Morici e la nipote Anna Gabriele, volontari del Comitato CRI di Trapani, hanno chiesto al presidente Salvatore Mazzeo di poter dimostrare vicinanza agli amici terremotati delle zone di Camerino, tornando, come si erano ripromessi, autonomamente, a portare un sorriso. In quel paese “fantasma”, con circa una cinquantina di abitanti, sparsi in una zona “desolata”, i nostri volontari si sono inoltrati nella speranza di trovare Nonna Peppina. “In quella desolazione c’era una casetta con la luce accesa e la nonnina che aprendo la porta ha esclamato contenta: ‘che piacere che qualcuno – racconta emozionato Salvatore Barbara – mi viene a trovare da così lontano’. Grazie al permesso del nostro Presidente Mazzeo e alla disponibilità del Presidente della Croce Rossa Italiana di Camerino, Gianfranco Broglia, è stato possibile – conclude Barbara – vivere di questa eccezionale esperienza“.
di Irene Cimino, volontaria della CRI di Castelvetrano.