PROGETTO “SAFE POINT”: A CATANIA, TRAPANI E PALERMO CROCE ROSSA ASSISTE I MIGRANTI RIMASTI SENZA ALCUNA PROTEZIONE
Distribuzione di beni di prima necessità come kit igienici e vestiario, ma anche – e soprattutto – un luogo fisico che funge da riferimento per i migranti che hanno bisogno di orientamento ai servizi locali di assistenza sanitaria, legale, psicosociale. È il “Safe Point”, un progetto nato un idea del Comitato di Catania che si sta facendo strada in Sicilia con la sperimentazione iniziata questa settimana a Trapani e con l’impegno di Palermo per il prossimo futuro.
La Sicilia, infatti, non è solo un punto di sbarco per i migranti: sono in tanti quelli che per forza di cose restano sull’Isola, perché destinatari di un respingimento differito, in attesa di un ricorso per la richiesta d’asilo o perché non sono ancora riusciti a spostarsi verso la destinazione che si erano prefissati di raggiungere. La situazione normativa in continuo cambiamento sta aggravando questa condizione, con sempre più persone che dopo avere affrontato lunghi e pericolosi viaggi attraverso il deserto e il mare, finiscono per trovarsi sul territorio senza fissa dimora, spesso senza punti di riferimento e non sapendo a chi rivolgersi per avere un aiuto.
Per questa ragione l’impegno di Croce Rossa si sta orientando verso un supporto nuovo e complementare che non si si limita al supporto alle attività di sbarco ma punta a portare l’assistenza anche nelle fasi successive, in quel limbo che si crea quando le persone migranti perdono i punti di riferimento e qualunque genere di protezione. Rivolgendosi al “Safe Point” i migranti hanno accesso a uno spazio informativo e di orientamento a servizi di assistenza sanitaria, legale, di alfabetizzazione che già esistono sul posto, ad opera sia di CRI che di altri Enti e Associazioni. Nei gazebo approntati a Catania, Trapani e Palermo nei pressi delle Stazioni ferroviarie le persone migranti possono inoltre tutelare il loro diritto all’unità familiare ricorrendo al servizio Restoring Family Links che grazie alla rete costituita dagli Organismi Nazionali e Internazionali della Croce Rossa e alla collaborazione con le Istituzioni dello Stato, li aiuta a mantenere o ristabilire i contatti con le famiglie d’origine o a riunire nuclei familiari separatisi nel corso del viaggio. In questo piccolo “luogo sicuro” che CRI porta direttamente nei luoghi più frequentati dalle persone migranti – a Catania e Trapani nei pressi della stazione il martedì e il giovedì – chi ne ha bisogno può trovare un po’ di ristoro, qualcuno che grazie alla presenza dei mediatori culturali può capire le loro esigenze e dare delle risposte in un momento nel quale essere “ai margini” rende tutto inevitabilmente più difficile.
A.L.