“Incendio sul traghetto e dispersi in mare”: ma è solo un'esercitazione

 
immagine news

Si è svolta il 10 giugno 2015 a Palermo l’esercitazione interforze “Seasubsarex”, simulazione di incendio sulla nave in viaggio proveniente “teoricamente” da Genova.

L’esperimento – che è servito anche a mettere in pratica degli accorgimenti all’attuale piano d’emergenza – ha previsto anche le evacuazioni mediche di passeggeri gravemente feriti mediante la motovedetta di Ustica e l’elicottero della guardia costiera.

In acqua sono finite lance e zattere di salvataggio, battelli di emergenza, sui quali hanno preso posto alcuni figuranti, simulando di essere naufraghi, con ferite “ricreate” attraverso il paziente ed accurato lavoro dei volontari CRI con qualifica di “Truccatori”, tra i quali anche due Crocerossine. Qui sopra hanno preso posto alcuni volontari, prendendo le sembianze di veri naufraghi. La nave è arrivata intorno alle 16. Alcuni passeggeri, con ferite simulate, sono stati condotti in porto con le motovedette della guardia costiera.

Alle operazioni hanno partecipato tutte le unità di soccorso: Comitato Provinciale C.R.I. di Palermo, Asp, 118, Protezione Civile Regionale. Attivata perfino l’unità di crisi della Prefettura. In azione, con il concorso di mezzi aerei e navali della Finanza, polizia e carabinieri, per cercare i cinque “dispersi” in mare sulla tratta Ustica-Palermo.

La presenza delle Volontari C.R.I. ha permesso di testare i tempi e le modalità di risposta in uno scenario di incendio su mezzo in mare. Fra essi, anche le Crocerossine; il Corpo delle II.VV. ha preso parte all’esercitazione sia come Corpo Ausiliario delle Forze Armate, sia in attività di emergenza attivato dal Comitato Provinciale di Palermo, con dieci II.VV. impegnate nell’assistenza sanitaria.

 
 
immagine news

 

 
 
 
 
Copy link
Powered by Social Snap