Estate 2013: le rotte del dolore

 

H24 : l’arco di tempo nel quale quotidianamente le Sorelle di Agrigento e Siracusa si tengono pronte all’emergenza.
Nelle rotte della speranza,tra la costa settentrionale dell’Africa e le spiagge siciliane, in questa estate 2013,  si sono intensificati gli sbarchi. Il recenti avvenimenti dei paesi del Maghreb si traducono in un ampliamento dell’emergenza umanitaria sia in termini numerici  che in riferimento ai punti di approdo,che ormai si moltiplicano tra le spiagge agrigentine e la Sicilia Sud-orientale.
L’Ispettorato Provinciale di Siracusa è in costante  stato di massima allerta: nel breve volgere di pochi giorni, tra il 19 ed il 23 Agosto,il territorio di questa provincia  è stato interessato a due importanti interventi ad Ognina ed a Porto Grande, con significativo impegno  in termini temporali e di assistenza umanitaria.
Anche  l’Ispettorato Provinciale IIVVCRI di Agrigento  è da sempre  impegnato in prima linea per accogliere i migranti che sbarcano sulle coste,da Lampedusa a  Porto Empedocle e Licata: dal 2005 al 2012 è stata infatti  assistita una popolazione di boat people di circa 7.000 unità proveniente da Paesi in difficoltà.
Alcuni particolari: del 2013  le II.VV.CRI  dell’Ispettorato di Agrigento, insieme ai Volontari CRI  e in collaborazione con le autorità locali, hanno prestato assistenza a profughi approdati sul molo di Licata usufruendo dapprima dei locali messi a disposizione dalla Capitaneria di Porto e in seguito presso la palestra adiacente la sede della delegazione locale CRI, nella quale è stata allestita un’area sanitaria, mentre un team di IIVVCRI è attivo presso la tensostruttura di accoglienza di Porto Empedocle.
Somali, eritrei, nigeriani, siriani ed egiziani: nazionalità diverse accomunate dalla speranza di salvezza  in questi approdi, il cui linguaggio della  disperazione è universale ma ben noto alle Crocerossine siciliane  che lo affrontano con la consueta dedizione e professionalità. 

 
 

 

 
 
 
 
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