Dichiarazione del Presidente Regionale C.R.I.della Sicilia

 

Nella concitata giornata di ieri, 30 giugno 2014, il Comitato Regionale C.R.I. della Sicilia è stato richiesto, per la prima volta, di attivare le procedure di sicurezza per l’assistenza umanitaria ai migranti e di mettere a disposizione la barella ad alto-biocontenimento.Su una nave in servizio per l’operazione “Mare Nostrum”, infatti, è stata segnalata una possibile infezione che rendeva necessaria l’attivazione di tale misura. Dal momento che le imbarcazioni (non trattandosi di navi ospedale) non hanno un’attrezzatura che rende possibili tutte le diagnosi, il medico a bordo – a titolo precauzionale – ha chiesto l’intervento in sicurezza, finalizzato a trasportare il migrante in un centro dove sarebbe stato possibile procedere a diagnosi. La richiesta della procedura è stata, quindi, corretta e del tutto condivisibile.In questo contesto operativo, preme sottolineare che il Comitato Regionale C.R.I. della Sicilia non ha dato alcun allarme. Semplicemente è stata confermata l’attivazione del personale formato nonché del nucleo di Volontari C.R.I. NBCR (idonei per fronteggiare eventuale rischio chimico-batteriologico). La C.R.I. ha condiviso – si ripete – la procedura richiesta dalle autorità sanitarie, in quanto finalizzata ad effettuare, in maniera totalmente asettica e, quindi, senza pericoli per la cittadinanza, diagnosi più precise. Contemporaneamente, è stato segnalato che i Volontari C.R.I. non avrebbero preso parte allo sbarco in assenza di condizioni di sicurezza, nel dubbio che la (presunta) infezione si potesse essere sparsa sulla nave. In ogni caso, la Marina Militare ha lasciato la nave a largo, proprio in attesa dei risultati della diagnosi sul soggetto. Una volta chiarito che infezione non era, trattandosi solo di varicella, la C.R.I. è stata presente allo sbarco a Catania, così come, in contemporanea, a Trapani ed a Pozzallo, dove sono giunti anche i cadaveri delle vittime dell’ennesima strage e della conclamata assenza di corridoi umanitari più volte insistentemente richiesti dalla C.R.I., anche a livello sovranazionale.Si rileva come i Volontari C.R.I. (così come volontario è chi parla) sono impiegati ininterrottamente dallo scorso anno nelle operazioni di sbarco che avvengono ad Augusta, Catania, Messina, Pachino, Palermo, Porto Empedocle, Pozzallo e Trapani, e che Volontari C.R.I. di Gela e Francofonte hanno preso parte (per l’intera notte del 30 giugno-1 luglio) alle operazioni di trasporto del migrante in sospetta infezione con la barella ad alto bio-contenimento, sotto il coordinamento degli organi regionali C.R.I. I Volontari C.R.I. stanno svolgendo un ruolo in prima linea per l’assistenza umanitaria, al fine di garantire il diritto alla salute dei migranti e, di converso, anche dei cittadini.Si sottolinea, infine, la grande professionalità del personale del Ministero della Salute e della Marina Militare, che ha saggiamente richiesto la massima sicurezza senza dare allarmi ingiustificati

 
 

 

 
 
 
 
Copy link
Powered by Social Snap