“Corso Psicologia dell'Emergenza”

 

Nelle giornate dal 31 Gennaio al 2 Febbraio 2012, la Caserma Gen. E.Turba ha ospitato un corso di formazione organizzato dal Centro di Mobilitazione CRI Sicilia – Corpo Militare – cui è normalmente demandato il compito complesso, delicato ed importante di intervenire nel territorio in situazioni ad alta criticità.

Il corso di “I° livello di Psicologia dell’Emergenza” , rientra in un progetto formativo che il Commissario del Comitato Regionale Sicilia Dott. Saverio Ciriminna ha promosso nel Territorio, ed è stato gestito con efficienza dallo staff del Comandante XII° C.M. di Palermo Ten.Col. CRI Antonino Buttafuoco, in sintonia con il Col. Vincenzo Iscaro Comandante del 6° Reggimento Trasmissioni Caserma G. E. Turba , con una partecipazione di n.26 tra Ufficiali e Sottoufficiali dell’Esercito Italiano e Volontari delle Componenti della CRI Sicilia.

Esperienza formativa che consente, oggi, di elevare lo standard “tipo”del modello d’intervento psicologico in situazione di emergenza: il Soccorritore, arricchito del valore aggiunto di un nuovo “sapere” fino ad oggi lasciato alla sola intuizione, è più efficace e più professionale nella sua azione di intervento .

Si è parlato del risvolto non visibile, immateriale, sfuggente, ma non per questo meno rilevante, dell’elemento psicologico, cioè di quel fattore la cui incidenza è determinante ai fini dell’efficacia dell’intervento in sé, in quanto funzionale al superamento della condizione di traumatizzato .
 
Si è approfondito il concetto di “trauma psichico”, ossia l’evento che produce la rottura improvvisa ed imprevedibile di una condizione di equilibrio, causando conseguenze gravemente sfavorevoli a livello di singolo e di comunità, anche in tempi lontani dall’evento stesso.

Sulla base di un percorso didattico messo efficacemente a punto dallo Psicologo della ASP di Ragusa, Dott. A.R .Cascio, Ufficiale CRI, gli Operatori hanno analizzato la connessione tra emergenza, dramma individuale e collettivo, snodo emozionale ed riflusso esistenziale.

Oggetto di approfondimento specifico è stata anche la ricaduta traumatico – emozionale sul “Soccorritore”, sugli strumenti funzionali a superare lo status di traumatizzato procedendo su schemi di razionalizzazione dell’evento nel suo evolversi.

Queste giornate , sicuramente positive, esprimono l’interesse di CRI a conferire strumenti di intervento più efficaci agli Operatori, più “forti” perché più protetti sul piano emotivo, e sottolineano l’attenzione verso le risorse umane che sono il reale patrimonio di Croce Rossa Italiana.

        Ufficio Stampa
Comitato Regionale Sicilia 

 
 

 

 
 
 
 
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