45° anniversario del Terremoto del Friuli
6 maggio 1976 – 6 maggio 2021
A ricordo delle vittime del sisma del 1976 e di quanti si sono adoperati nelle azioni di soccorso, alle ore 21.00 odierne, i mezzi della Croce Rossa Italiana del Friuli Venezia Giulia, presenti nelle principali località sede di Comitato, accenderanno in contemporanea i dispositivi luminosi quale simbolo di luce nel silenzio della notte che rappresenta la resilienza delle nostre Comunità.
Dall’Archivio Storico Centrale CRI apprendiamo che a seguito del primo evento del 6 maggio 1976 “…Venivano immediatamente attivati i Comitati e i Sottocomitati dell’Associazione e si disponeva l’inizio della raccolta di denaro e mezzi. Venivano allertati i Centri di Mobilitazione del Corpo Militare e del Corpo delle Infermiere Volontarie. Da Milano, Venezia, Roma, Bergamo e Torino partivano immediatamente 50 autoambulanze, un camion frigorifero, tende (300), coperte (14mila), lettini da campo completi di attrezzatura (800), viveri, plasma e medicinali di ogni tipo, con particolare attenzione all’insulina, ai sieri, ai vaccini, antibiotici, antipiretici e antibronchitici. Fin dal primo momento, per le attività sanitarie presso gli attendamenti venivano inviate 30 roulottes grandi e completamente attrezzate. Il personale sanitario della CRI nei primi tre giorni successivi al sisma vaccinava 90mila persone. In base a una convenzione stipulata con la Regione Friuli Venezia Giulia, alla Croce Rossa veniva affidata la gestione, la distribuzione e la consegna dei materiali di prima necessità per i Comuni più colpiti”.
Nelle principali località sede di Comitato, i mezzi della Croce Rossa hanno acceso in contemporanea i dispositivi luminosi per commemorare quel tragico giorno e ricordare la resilienza delle nostre Comunità.