L’Associazione della Croce Rossa Italiana è un’organizzazione di volontariato che si prefigge l’assistenza sanitaria e sociale sia in tempo di pace che in tempo di conflitto. La CRI è posta sotto l’alto patronato del Presidente della Repubblica e fa parte del Movimento Internazionale della Croce Rossa. Nelle sue azioni a livello internazionale si coordina con il Comitato Internazionale della Croce Rossa, nei paesi in conflitto, e con la Federazione Internazionale di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa per gli altri interventi.

La CRI è presente ed attiva in tutta Italia, la struttura è composta dal Comitato Nazionale (con sede a Roma), dai Comitati Regionali e dai relativi Comitati Territoriali. In Friuli Venezia Giulia si contano 9 Comitati Territoriali, 200 mezzi e 3.000 operatori impegnati nelle attività di soccorso, di prossimità sociale, di emergenza, di formazione e di divulgazione: uomini e donne che dedicano volontariamente e gratuitamente il loro tempo per migliorare le condizioni dei più vulnerabili.

La storia

Il 24 giugno 1859, nel corso della 2° guerra di indipendenza italiana, sulle colline a sud del lago di Garda, a Solferino, si consuma una delle battaglie più sanguinose del XIX secolo. Trecentomila soldati appartenenti a tre eserciti distinti (francese, sardo-piemontese e austriaco) si scontrano lasciando sul terreno circa centomila tra morti, feriti e dispersi. Castiglione delle Stiviere è il paese più vicino dove esisteva già un ospedale e la possibilità di accedere all’acqua, elemento fondamentale nel soccorso improvvisato ai novemila feriti che, nei primi tre giorni, vengono appunto trasportati a Castiglione.

Lì è presente anche un cittadino svizzero, Jean Henry Dunant, venuto ad incontrare per i suoi affari Napoleone III. Egli si ritrova coinvolto nella terribile carneficina, aggravata dall’inesistenza della sanità militare. Henry Dunant rimane talmente colpito dalla situazione che decide di descrivere quanto stava accadendo in quello che diventerà, poi, il suo testo fondamentale: “Un souvenir de Solferino“, tradotto in più di 20 lingue. Dall’orribile spettacolo nasce in Dunant l’idea di creare una squadra di infermieri volontari preparati, il cui operato potesse dare un apporto fondamentale alla sanità militare: la Croce Rossa.

Dal Convegno di Ginevra del 1863 nascono le Società Nazionali di Croce Rossa e la quinta a formarsi è proprio quella italiana. Nella 1° Conferenza diplomatica di Ginevra, che termina con la firma della Prima Convenzione di Ginevra (22 agosto 1864), viene sancita la neutralità delle strutture e del personale sanitario. 

I sette Principi fondamentali

Garanzia e guida della azioni del Movimento Internazionale di Croce Rossa e di tutti gli operatori, sono i sette Principi fondamentali. Adottati nella XX Conferenza Internazionale della Croce Rossa, svoltasi a Vienna nell’ottobre del 1965, ne costituiscono lo spirito e l’etica: Umanità, Imparzialità, Neutralità, Indipendenza, Volontariato, Unità ed Universalità.

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