Il ricavato donato alla Croce Rossa Italiana per l'emergenza Ucraina
A dieci anni dalla scomparsa di Vittorio Sargiacomo, manager e sportivo pescarese stroncato da un malore durante un viaggio di lavoro a Pechino, la famiglia Sargiacomo d’intesa con Alberto Carulli di UISP Sport ha organizzato lo scorso 23 aprile un incontro amichevole di beneficenza per l’Ucraina, che ha messo a confronto le squadre dei “Los Amigos Pescara Crabs” ed i “Veterans Ancona Dolphins”.
Lo spunto per l’organizzazione della partita di beneficenza rivolto all’Ucraina nasce dalla circostanza che Vittorio per il suo primo impiego in Ancona si recò per lungo tempo come spedizioniere a Mariupol e poi ad Odessa, e quando tornò raccontò non solo della bellezza dell’Ucraina, ma anche del cuore della popolazione, che riconosceva molto simile a quella del nostro Paese, dell’Abruzzo e di Pescara.
La manifestazione dello scorso 23 aprile ha seguito la scia di tutte quelle già sviluppate dalla famiglia Sargiacomo in un decennio. Infatti il fratello Massimo, la moglie del manager Emanuela, la sorella Francesca ed i figli Giulia e Francesco hanno per due lustri organizzato eventi di beneficenza, donando poi alla Città di Pescara, fra l’altro, lo spazio funzionale sala di studio “Vittorio Sargiacomo” nel reparto pediatrico della ASL di Pescara, una Lavagna LIM alla Scuola Media Foscolo di Via Einaudi, una serie di defibrillatori mobili alla Croce Rossa Italiana Comitato di Pescara, mascherine FP2 alla CRI a Marzo 2020 quando era quasi impossibile reperirle, ed altro ancora.
Per ringraziare della donazione di € 1600,00 a favore della Croce Rossa Italiana per l’Emergenza Ucraina, il Presidente Regionale CRI Gabriele Perfetti, con il Presidente del Comitato di Pescara Gianluca Desiderio ed una rappresentanza di Volontari, ha incontrato Massimo Sargiacomo che, ormai da anni, ha fatto sua la frase del Fondatore della Croce Rossa Henry Dunant: “Poichè tutti possono in un modo o nell’altro, ciascuno nella sua sfera e secondo le sue forze, contribuire a questa buona opera”.