VERSO UN NUOVO SISTEMA DI PROTEZIONE CIVILE CONDIVISO E IL RUOLO DEL VOLONTARIATO

incontro associazioni volontariato
incontro associazioni volontariato

1 – IL VOLONTARIATO DI
PROTEZIONE CIVILE
Il
volontariato è il “braccio operativo” del Sistema regionale di protezione
civile. Non a caso la Legge n. 225 del 02 febbraio 1992 (e ribadito dalla L.
100/2012), che ha istituito il Servizio Nazionale della Protezione Civile, alle
Organizzazioni ha riconosciuto il ruolo di “Struttura Operativa Nazionale”
insieme ad una serie di altri soggetti, quali il Corpo Nazionale dei Vigili del
Fuoco, le Forze Armate, le Forze di Polizia, il Corpo Forestale dello Stato,
etc.., in un’ottica di Volontariato Organizzato; inoltre, il servizio Nazionale
della Protezione Civile “stimola le organizzazioni di volontariato”.
L’operatività
del sistema di volontariato di Protezione Civile, infatti, è stata oggetto di
una profonda rivisitazione/aggiornamento al livello nazionale, principalmente
mediante l’emanazione della seguenti normative:
–      
Direttiva del
Presidente del Consiglio dei Ministri del 9 novembre 2012 (Indirizzi operativi
per assicurare l’unitaria partecipazione delle organizzazioni di volontariato
all’attività di protezione civile – G.U. n. 27 del 1° febbraio 2013)
–      
Decreto del Capo
Dipartimento del 12 gennaio 2012, che ha completato il quadro normativo sulle
disposizioni in materia di sicurezza contenute nel decreto legislativo n.
81/2008 e nel decreto interministeriale di attuazione del 13 aprile 2011;
–      
Decreto del Capo
Dipartimento della Protezione Civile di gennaio 2014, vengono aggiornate le disposizioni
per il controllo sanitario di base dei volontari di protezione civile.
 

2 – IL VOLONTARIATO DI PROTEZIONE CIVILE
DELLA REGIONE ABRUZZO
La
Regione Abruzzo ha recepito tali normative:
–      
ha svolto nel
2014 il corso in materia di sicurezza per le attività di protezione civile
formando tutti i Presidenti o loro delegati che diventano a loro volta
formatori all’interno della propria Organizzazione (DC32 n. 25/2013);
–      
ha organizzato e
svolto, nel 2015, a Gagliano Aterno il corso a.i.b. avanzato per ulteriori 200
volontari (D.G.R. 378/2015);
–      
ha sottoposto a
sorveglianza sanitaria per le attività a.i.b. i 700 volontari abilitati alla
lotta attiva agli incendi.
3 – NUOVO
SISTEMA CONDIVISO DEL VOLONTARIATO DI PROTEZIONE CIVILE
L’evento
sismico del 6 aprile 2009 ha stimolato la nascita di numerose Organizzazioni di
volontariato di p.c. e la loro conseguente iscrizione all’Elenco Territoriale
regionale (ex Albo Regionale). Se da un lato questo rappresenta una risorsa per
il Sistema, il numero così elevato di Organizzazioni rende molto difficoltosa
la gestione delle stesse.
La Protezione Civile regionale ha dato vita al “Progetto Open Protezione Civile –
comunicazione e formazione” presentato nei giorni scorsi (a L’Aquila il
18 giugno c.a., a Pescara il 2 luglio c.a.) che comprende due attività:
1.   
un percorso di
formazione per “volontari formatori di protezione civile” affidato alla società
Sinergie Education (procedura di affidamento Me-Pa.), con il quale si intende
istituire un Elenco di formatori di protezione civile adottando il sistema a
“cascata” che permetterà ai volontari formatori di formare altri volontari e
favorirà la capillarizzazione della cultura sul territorio.
2.   
l’elaborazione
di un “Piano di comunicazione” a cura dell’Università degli Studi di Teramo,
Facoltà di scienze della Comunicazione, sia interno alla struttura sia esterno,
rivolto agli attori del sistema (Organizzazioni di volontariato – enti- società
regionale). Divulgazione della cultura di protezione civile ai cittadini          soggetto attivo di protezione civile.
Il
suddetto progetto si sta realizzando con il coinvolgimento dei volontari di protezione civile quale personale
esperto del settore.
E’ quindi indispensabile una riorganizzazione del
Sistema regionale del volontariato di protezione civile; l’obbiettivo è quello
di raggruppare tutte le Organizzazioni di volontariato in Coordinamenti territoriali, che collaborino con la Regione
mediante apposita convenzione per attività di competenza regionale. Ogni
singola Organizzazione del Coordinamento potrà convenzionarsi anche con il
Comune di appartenenza per attività locali di protezione civile.
ATTIVITA’
DI PROTEZIONE CIVILE IN AMBITO SANITARIO:
E’
in itinere la redazione di apposito rapporto di collaborazione/convenzione con
le Organizzazioni di protezione civile specializzate nel settore sanitario
(medici di famiglia, medici pediatri, CRI, ANPAS, Misericordie, ecc) per
attivare una postazione in Sala Operativa per la gestione delle attività di
soccorso alle “persone fragili” (disabili, malati, anziani, ecc).
Gli obiettivi suddetti si raggiungono più velocemente
coinvolgendo nella sua realizzazione i volontari di protezione civile, quale
personale esperto nel settore. E’ infatti in itinere la procedura per arrivare
alla Consulta del volontariato di
protezione civile regionale, quale organo consultivo per la
riorganizzazione della “Struttura Operativa Volontariato di Protezione Civile”.
In tale contesto appare strategico il ruolo futuro dei
Comuni e per essi L’A.N.C.I. regionale.
Ogni Comune all’interno del proprio Piano di p.c. deve individuare almeno una Organizzazione
di volontariato; l’Organizzazione è una risorsa per il Comune: va attivata per
tutte quelle emergenze di p.c. di competenza comunale. Resta inteso che le
emergenze sovraccomunali rimangono di competenza della Protezione Civile
regionale.
Le
risorse economiche che il Sistema regionale di protezione civile risparmia
dall’esenzione di interventi locali verrebbero investiti nel potenziamento
delle Organizzazioni (formazione, materiali, mezzi ecc.).
Una
intuizione rivoluzionaria sarebbe di inserire nel Servizio Civile l’attività di protezione civile, sotto la gestione
delle Regioni.

 
Presidente Regionale Croce Rossa con il Responsabile Regionale ANPAS
Presidente Regionale Croce Rossa con il Responsabile Regionale ANPAS

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