L'Ufficio storico regionale
L’Ufficio Storico Regionale è stato costituito il 13 novembre 2002, su proposta del prof. Paolo Vanni, dall’allora Commissario Regionale, dott. Francesco Caponi, che accolse il suggerimento di organizzare e valorizzare il grande patrimonio storico della Croce Rossa Italiana. Il Prof. Vanni ne è stato il Direttore dell’Ufficio fino al 2018, anno della sua morte.
Attualmente il Coordinatore dell’Ufficio è il Colonnello com. CRI (c.a.) Riccardo Romeo Jasinski, ne sono membri il Prof. Fabio Bertini, la Dr.ssa Raimonda Ottaviani, il Dr. Duccio Vanni, il Magg. com. CRI Riccardo Toti, la Sorella Maria Enrica Monaco e la Sig.ra Maria Rita Bosi Vanni.
Ha come compito principale la conservazione, la scrittura e la divulgazione della storia della Croce Rossa.
Dalla sua costituzione, l’Ufficio ha pubblicato su riviste nazionali ed internazionali centinaia di articoli sulla storia o su personaggi di Croce Rossa e numerosi testi, contribuendo, inoltre, alla redazione di alcuni libri. L’Ufficio pubblica una sua collana di Storia della Croce Rossa, i Quaderni H. Dunant (Ed. Tassinari Firenze), inoltre collabora con la Franco Angeli Editore che ha realizzato una sezione dedicata alla Storia della Croce Rossa sotto la direzione dei professori Paolo Vanni e C. Cipolla che continua questo impegno con i suoi collaboratori.
L’Ufficio Storico Regionale ha organizzato, in collaborazione con l’Università di Firenze, con la Società Italiana di Storia della Medicina (SISM) e con quella Internazionale (IHSM), numerosi congressi nazionali e/o internazionali sempre con sezione di Storia della Croce Rossa o dedicati interamente alla Storia della Croce Rossa, a cui il Prof. Vanni ha sempre partecipato come Presidente ed a cui sono intervenuti numerosi membri della C.R.I. come relatori ufficiali.
Tra i volumi pubblicati vedi sotto “Il Terzo combattente”, un magnifico diario di un Delegato Internazionale di Croce Rossa.
L’elenco completo delle pubblicazioni appare a parte su questo sito.
È uscita, sempre a cura dell’Ufficio Storico, la versione italiana del testo di Storia del CICR (seconda parte) “Da Sarajevo a Hiroshima”, che narra la Storia dell’attività e delle vicende umanitarie di soccorso dell’Istituzione ginevrina della Croce Rossa Internazionale dalla Prima alla Seconda Guerra mondiale. L’autore è André Durand (1912-2008), Delegato internazionale e Storico di Croce Rossa.
I curatori del testo italiano sono Elio Distante, Raimonda Ottaviani e Paolo Vanni (Tassinari Editore, Firenze).
Oltre ad organizzare e partecipare in tutta Italia a seminari, conferenze e tavole rotonde sulla storia della CR, collabora con il mondo accademico seguendo la redazione di tesi di Laurea specifiche, in particolare presso l’Università degli Studi di Firenze dove la Storia della Croce Rossa è inserita in tutti i corsi di Storia della Medicina.
Inoltre, in collaborazione con la Società Italiana di Storia della Medicina (SISM), ha ideato e realizzato i Corsi di Storia della Croce Rossa e della Medicina per il conseguimento, dopo esame finale, del diploma di CISCRI (Cultore Italiano di Storia della Croce Rossa Internazionale) attualmente denominato Divulgatore di Storia CR. Il diploma, riconosciuto anche dal SISM (Società Italiana di Storia della Medicina), dà titolo a svolgere lezioni sulla Storia della Croce Rossa. Il Corso, sperimentale nelle sue due prime edizioni, è stato riconosciuto ufficialmente prima con disposizione presidenziale e poi, nel giugno del 2007, approvato definitivamente dal Comitato Centrale diventando così anch’esso un’attività formativa della Croce Rossa Italiana.
Nel 2025, il XIX Corso per Divulgatori di Storia della Croce Rossa (DSTO) si è svolto a Roma.
L’Ufficio ha favorito la diffusione dell’attività in tutta Italia e così sono stati creati altri Uffici Storici a Trieste, in Calabria, a Genova, in Puglia, a Brescia, a Bergamo, a Firenze, ad Aprilia, a Roma ed in numerose altre città e regioni. Sono stati riscoperti, inoltre, tutti gli archivi storici della CRI: in particolare l’Archivio Storico di Roma è stato finalmente recuperato pienamente e valorizzato.
Nell’aprile 2006, in riconoscenza per tutto il lavoro svolto, il Presidente della Croce Rossa Italiana, dott. Massimo Barra ed il Consiglio Direttivo Nazionale, all’unanimità, hanno nominato il Prof. Paolo Vanni Delegato Nazionale per la ricerca, l’informazione e l’insegnamento sui temi della Storia della Croce Rossa con la seguente motivazione: “Questa nomina è frutto non solo del suo grande impegno in Croce Rossa ma anche della sua grande competenza sui temi della Croce Rossa”.
Oggi nell’ambito della Croce Rossa Italiana è presente un Comitato Scientifico ed una Commissione didattica di storia della CR, che continuano l’opera intrapresa dal compianto Prof. Vanni.
IN RICORDO DEL PROF. PAOLO VANNI

ll prof. Paolo Vanni si è spento serenamente il 29 ottobre 2018 alle ore 12,15. Era nato a Firenze il 23 luglio del 1940. Era professore emerito di “Chimica e propedeutica biochimica” e direttore dell’Ufficio storico di Croce Rossa da lui fondato nel 2002.
Personaggio estroso, facile all’entusiasmo nei confronti di ogni attività creativa e umanitaria che la vita gli prospettava, dalle esperienze di ricerca scientifica e culturale alle attività di teatro e sportive, dotato di notevoli capacità organizzative aggreganti, si è dedicato a svariate attività in campi diversi accomunati però da una volontà propedeutica all’insegnamento, al progresso, ai sentimenti di umanità e di collaborazione reciproca.
Professore ordinario di chimica e propedeutica biochimica, presso l’ateneo di Firenze, ha effettuato studi su numerose tecniche di dosaggio di enzimi e proteine, sull’enzimologia biochimica spaziale e soprattutto si è dedicato a ricerche sulla Storia della medicina.
Rimangono oltre 350 sue pubblicazioni.
Nell’anno accademico 1972-73 conseguì il premio di operosità scientifica presso la Facoltà di medicina e Chirurgia dell’Università di Firenze. Prima “gast professor” (1974) presso il Laboratorium fur Biochemie del Politecnico di Zurigo e in seguito vincitore di una borsa di studio offerta dallo stesso Politecnico per l’anno accademico 1977-78. In questo periodo, individuò e caratterizzò per la prima volta il carrier della vitamina C.
Vincitore di una borsa Fulbright, fu “visiting professor” presso la Washington State University (Pulman, U.S.) nell’anno accademico 1987-88.
Nell’ottobre-novembre 2001 è stato visiting professor, finanziato dall’Ambasciata canadese e dalla Società Italiana di Biochimica, presso l’Istituto di storia della Medicina, diretto dal prof. E. Shorter, dell’Università di Toronto – Canada, per condurre studi su Henry Dunant e Norman Bethune. Nel 2001, il Prof. Vanni aveva già pubblicato per la società editrice Idelson Gnocchi il testo delle “Memorie” di H. Dunant, fondatore della Croce Rossa e primo premio Nobel per la pace (già alla 2°edizione).
Negli anni 1990-93 fu membro onorario dell’Editorial Board della rivista internazionale “Comparative Biochemistry and Physiology”.
Dal 1995 al 2011 ebbe l’incarico dell’insegnamento per la Storia della Medicina del corso di laurea in Medicina e dei diplomi universitari di Firenze, Prato, Empoli e Pistoia. È stato membro e consigliere del direttivo nazionale della Società Italiana di Storia della Medicina.
È stato consigliere dell’Associazione Nazionale della Sanità Militare Italiana. Nominato Accademico dell’Accademia dell’Arte Sanitaria di Roma, fu inoltre uno dei cinque membri della Società Filoiatrica Fiorentina.
Appassionato della figura di Henry Dunant, organizzò numerose conferenze e seminari sul fondatore della Croce Rossa, sulla storia della Croce Rossa e sulla storia della Sanità militare.
Svolse il ruolo di presidente del 1° Convegno Nazionale di Storia della Sanità Militare, 8-9 novembre 2003 a Firenze, con sezioni di Storia della Croce Rossa. Il congresso ebbe l’Alto Patronato del Presidente di allora Carlo Azeglio Ciampi. Fu ancora presidente del 1° Convegno di “Storia della CRI e della Medicina in Maremma” Grosseto 2004. Ancora presidente, del Convegno CRI a Sabaudia, 10-12 dicembre 2004, per il 70° anniversario della costituzione del Comitato di Latina.
Fu coordinatore ed organizzatore del 44° Congresso Nazionale della Società Italiana di Storia della Medicina, 20-23 ottobre 2005 a Solferino, con sezione di Croce Rossa, al quale intervenne l’allora Presidente della CRI, dott. Massimo Barra.
Nell’aprile del 2006, il prof. Vanni fu nominato all’unanimità dal Comitato Centrale della Croce Rossa Italiana Delegato Nazionale per la Storia della Croce Rossa. Nell’autunno del 2006, il Magnifico Rettore dell’Università di Firenze lo nominò suo delegato per i rapporti con le Forze Armate e con la Croce Rossa Italiana. Fu insignito della medaglia d’argento al merito della C.R.I.
Iniziatore e organizzatore dei corsi di «Storia della Croce Rossa e di Storia della Medicina, vantava nel 2016 già il suo tredicesimo successo. Per le sue attività di Croce Rossa è stato di recente insignito del premio Henry Dunant dall’omonimo Istituto ginevrino.
Il 17 giugno del 2019 la moglie Sig.ra Maria Rita Bosi Vanni ha ricevuto dalle mani del Presidente Nazionale CRI, Avv. Francesco Rocca, la Medaglia al merito CRI “alla memoria” al Prof. Paolo Vanni con la seguente motivazione:
“In segno di tangibile riconoscimento per l’opera svolta in favore della Croce Rossa Italiana, quale ideatore e convinto sostenitore della disciplina di studio della storia dell’Associazione. Fulgido esempio di amore per il Movimento e per le sue finalità umanitarie, è riuscito ad appassionare migliaia di volontari ad una sempre più convinta e precisa ricerca in campo storico finalizzata a riscoprire ed onorare le radici dell’idea di umanità nata nei campi di battaglia di Solferino e negli ospedali organizzati a Castiglione delle Stiviere.”

Queste notizie elencate riguardano solo una parte delle attività svolte e dei riconoscimenti ricevuti. In breve, a parte la sua attività universitaria, fu soprattutto un pioniere in due campi che amò moltissimo e che, con le sue capacità ed impegno, ampliò e arricchì: il campo della Storia della medicina e lo studio della Storia della Croce Rossa.
La sua eredità è grandissima, un’eredità spirituale, fatta di cultura come testimoniano le sue numerose pubblicazioni, di umanità, di simpatia, serenità e generosità. Fu infatti un maestro, con discrezione consigliava, aiutava, fu un organizzatore che chiedeva ad ognuno una partecipazione volontaria sempre però ricompensata con un sorriso e un atto di gratitudine o di stima, un uomo buono che ha lasciato anche in noi, nel nostro gruppo di lavoro un vuoto incolmabile.