Sabato 12 e domenica 13 ottobre 2024 tornano anche in Toscana le Giornate FAI d’Autunno, uno dei più importanti e amati eventi dedicati al patrimonio culturale e paesaggistico del nostro Paese, organizzato dal FAI-Fondo per l’Ambiente Italiano ETS. Anche quest’anno si rinnova la collaborazione con il Comitato Regionale Toscana della Croce Rossa Italiana, per garantire il supporto nella gestione dei flussi di visitatori nei rispettivi siti.
Sono circa 25 i luoghi per i quali è stata richiesta la presenza dei Volontari CRI, che li presidieranno grazie all’impegno dei rispettivi Comitati di riferimento: Firenze, Follonica, Gavorrano, Rosignano Solvay, Bagni di Lucca, San Giuliano Terme, Albiano Magra, Pisa, Empoli, Pistoia, San Marcello Pistoiese, Prato e Arezzo.
“Questo è il quarto anno di collaborazione tra CRI e FAI” ha commentato il Presidente della CRI Toscana Lorenzo Andreoni, “e la Croce Rossa italiana ha garantito la sua presenza in tutte le aperture per le giornate FAI d’autunno e primavera, in ogni luogo, anche i più difficili e remoti della regione. Questa collaborazione proficua viene portata avanti con entusiasmo ed in passato ci ha visti coinvolti anche con l’apertura al pubblico di due delle nostre sedi, quella di Firenze di Palazzo Capponi e quella regionale di Villa Kraft. Il mio ringraziamento va come sempre ai Volontari, che hanno colto anche questa opportunità per stare a contatto con il territorio e con le sue necessità, in questo caso di valorizzazione del nostro patrimonio culturale.”
Le Giornate FAI d’Autunno Toscana sono realizzate assieme ai volontari della Rete Territoriale FAI, con il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, il supporto dello Stato Maggiore della Difesa, del distretto 2071 del Rotary, racconteranno la nostra regione in due giorni di festa intitolati alla conoscenza del patrimonio di storia, arte e natura che è in ogni angolo del nostro Paese. Un patrimonio che non consiste solo nei grandi monumenti, ma anche in edifici e paesaggi sconosciuti, luoghi che custodiscono culture e tradizioni e che tutti siamo chiamati a curare e a proteggere per sempre e per tutti, come è nella missione del FAI, cominciando innanzitutto a conoscerli, per scoprirne il valore.