Si è conclusa ieri sera la missione MedEvac (Medical Evacuation) per il recupero – al Cairo – di 16 pazienti pediatrici provenienti dalla Striscia di Gaza e di 36 accompagnatori.

All’interno del contingente partito da Pisa, composto da medici, infermieri e personale della CROSS di Pistoia, anche 4 volontari della Croce Rossa Regionale Toscana: il team Leader Andrea Marchi del Comitato di Grosseto, Alberto Angeli Artiom di Bagni di Lucca, Michela Bardini di Castelfranco di Sotto e Sorella Agnese Di Minno del Comitato di Prato. Insieme a loro, volontari della Misericordia e di Anpas Toscani.

I due aerei, un C-130J dell’Aeronautica Militare e un ATR-72 della Guardia di Finanza, sono atterrati a Bologna nel tardo pomeriggio di ieri, 8 agosto. Una volta arrivati in Italia i pazienti sono stati trasferiti in varie strutture ospedaliere nazionali: Regina Margherita di Torino, Niguarda di Milano, Papa Giovanni di Bergamo, Sant’Orsola di Bologna, Maggiore di Bologna, Salesi di Ancona, Meyer di Firenze, Burlo Garofalo di Trieste, Santa Maria di Terni e Santa Maria della Misericordia di Perugia.

I minori, di cui alcuni vittime di traumi da guerra ed esplosioni, e gli accompagnatori si trovavano da tempo in Egitto. Segnalati sia dal Meccanismo europeo di Protezione Civile sia da parte delle autorità sanitarie egiziane, sono stati accolti prima della partenza dall’ospedale italiano “Umberto I” del Cairo.

Questa delicata missione umanitaria è stata realizzata nell’ambito del Meccanismo Europeo di Protezione civile, attivato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, e coordinata dal Dipartimento della Protezione Civile attraverso la CROSS – Centrale Remota per le Operazioni di Soccorso Sanitario – di Torino e di Pistoia, in collaborazione con il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Ministero dell’Interno, Ministero della Salute, Ministero della Difesa, Covi, Aeronautica Militare, Guardia di Finanza e le Prefetture interessate all’accoglienza di pazienti e degli accompagnatori.

Una grande emozione poter partecipare a questa missione umanitaria internazionale. Ogni missione é diversa e lascia un segno marcato ed indelebile.
Abbiamo fatto appello a tutta la nostra umanità per trasmettere serenità e sicurezza ai piccoli pazienti e alle loro famiglie superando le difficoltà linguistiche, comunicando senza parlare con gli occhi e con piccoli gesti (avevamo portato dei palloncini colorati da gonfiare per i bimbi)
É stata una missione innovativa perché per la prima volta il sistema di lavoro basato sulla collaborazione tra sanitari Asl e Volontariato é stato utilizzato per una missione di Evacuazione internazionale.
Credo che la presenza dei Volontari sia stato un valore aggiunto perché mentre i sanitari si occupavano dei piccoli pazienti (alcuni in condizioni critiche) i volontari si prendevano cura dei fratellini, delle sorelline, e delle mamme disorentate e spaventate.

Andrea Marchi, Delegato CRI Toscana Operazioni, Emergenze e Soccorsi

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