Raggiunto l’accordo tra la Regione Toscana, Croce Rossa Toscana e le associazioni di volontariato (Misericordia e Anpas) sui costi relativi al trasporto dell’emergenza urgenza. L’accordo è stato sottoscritto oggi, 9 agosto, in Palazzo Strozzi Sacrati a Firenze, sede della presidenza regionale.
“E’ stato raggiunto l’accordo sul riconoscimento delle risorse aggiuntive per stand by e tariffa chilometrica dedicata – spiega il Direttore regionale della CRI Toscana, dottor Pasquale Morano -, per andare incontro alle associazioni di volontariato e rendere in qualche modo piu’ sostenibili i servizi di trasporto sanitario”.
“Le risorse aggiuntive sono limitate al 2022 – conclude Morano-. Per il 2023 si dovra’ lavorare su una riorganizzazione che renda possibile il recupero di risorse senza sottrarre importanti servizi ai cittadini”.
Questo quanto si legge sul comunicato stampa diffuso nella giornata odierna dalla Regione Toscana in seguito al raggiungimento e sottoscrizione dell’accordo:
“Il coinvolgimento di enti, associazioni di volontariato e Croce Rossa Italiana nell’apparato del soccorso ha rappresentato una delle peculiarità del sistema di emergenza urgenza della Regione Toscana. Questi enti e associazioni mettono a disposizione risorse umane, automezzi e attrezzature, per garantire ai cittadini un servizio di emergenza sanitaria, assieme al servizio pubblico, in linea con quanto definito dalla vigente normativa.
Le associazioni di volontariato e CRI all’interno della gestione dell’emergenza regionale sono una ricchezza per il sistema a cui forniscono uno straordinario valore di coesione sociale e di umanizzazione, anche grazie a percorsi formativi, che rendono i soccorritori una figura chiave, assieme al personale sanitario, per un buon livello di soccorso.
Tenuto conto delle problematiche rappresentate, soprattutto dalle associazioni impegnate nell’emergenza, a causa degli incrementi nei costi di gestione e all’aumento del carburante, durante un incontro tenutosi tra le associazioni di volontariato e Cri con il presidente della Regione Toscana, gli assessorati alla sanità e al sociale e il direttore della ‘sanità welfare e coesione sociale’ è stato concordato, di intraprendere un percorso, che vada a rivedere profondamente il modello organizzativo e il sistema di rimborso, orientato a una uniformità regionale e applicato a tutte le Aziende.
Di seguito i punti condivisi e per i quali il volontariato e la Regione Toscana s’impegnano a:
- rivalutare i costi standard del personale, della gestione dei punti di emergenza territoriali e acquisizione di automezzi ed attrezzature per garantire i punti di emergenza territoriali a partire dal 1 gennaio 2023;
- rivalutare il costo a km e la valorizzazione degli stby (stand-by) da riconoscere alle associazioni, in considerazione dell’aumento del prezzo dei carburanti e dell’energia, calcolati sulla base di parametri stabiliti dal gruppo tecnico, per una somma da aggiungersi al budget 2022 fino a 6 milioni di euro di incremento;
- confermare il budget 2022 in linea e con la modalità prevista all’interno della delibera 1149 del 2021 pari a 99.000.000 euro, “budget complessivo di 99.000.000 euro che comprende, in conformità a quanto previsto dall’articolo 76 novies della legge regionale 40/2002, sia le risorse destinate alle associazioni di volontariato ed ai comitati della Cri, iscritti nell’elenco di cui all’art. 76 quinquies della legge regionale 40/2005, determinate in ragione della quantità e qualità delle attività di trasporto di emergenza urgenza da erogare, sia le risorse destinate agli organismi rappresentativi delle associazioni di volontariato ed al Comitato regionale della Cri, in caso di delega per lo svolgimento delle attività di supporto tecnico, raccordo, coordinamento e tenuta del sistema di emergenza urgenza, determinate in percentuale non superiore al 6 per cento delle risorse attribuite alle associazioni di volontariato o comitati della CRI deleganti” è inoltre opportuno ricordare che sul capitolo di spesa in oggetto sono ricompresi i fondi destinati alle zone disagiate, pari a euro 500.000 per l’anno 2022;
- si è pattuito, inoltre, “che eventuali oneri aggiuntivi, oltre a quelli già previsti con il presente atto in 99.000.000 euro complessivi, saranno a carico delle Aziende sanitarie locali, che dovranno riassorbire nei propri bilanci sia le eventuali ulteriori risorse, da destinare alle associazioni, necessarie per i servizi di trasporto di emergenza urgenza, sia le relative risorse correlate all’attività di coordinamento da destinare agli organismi regionali rappresentativi delle associazioni stesse, e pertanto senza ulteriori oneri aggiuntivi a carico del bilancio regionale.
Per quanto riguarda la rivalutazione dei costi standard del personale e della gestione dei punti di emergenza territoriali proseguirà il lavoro del tecnico con le Aziende sanitarie territoriali per la ridefinizione dei costi standard per i servizi di trasporto sanitario di emergenza, effettuati dalle associazioni di volontariato e dalla Cri con ambulanze in disponibilità operativa (stand-by) per il 2023, che determinerà la revisione della delibera 908/2018, che riporta appunto le tabelle con i costi standard, tale lavoro dovrà concludersi entro il 2022.
Nel processo di riforma si inserisce anche la necessaria informatizzazione delle prescrizioni del trasporto sanitario, assicurando la tracciabilità e la trasparenza di tutto il percorso, rendendo omogenea l’operatività a livello regionale e in modo da migliorare l’appropriatezza del sistema dei trasporti.
L’accordo si inserisce nel percorso di riforma dell’intero processo legato all’emergenza urgenza, che Regione e associazioni di volontariato e Cri condividono nelle linee di indirizzo e di principio, che dovrà essere attuato a livello territoriale dalle Aziende sanitarie locali con un costante percorso di confronto sia a livello regionale che territoriale”.