RICORDANDO... di Riccardo ROMEO JASINSKI già Responsabile del Campo Base Volontari CRI – L’ Aquila

6 APRILE 2009 –  è una data che è impressa nella mente di tanti appartenenti alla Croce Rossa Italiana, sia volontari che dipendenti, come altre date similari a questa. In quel giorno si verificò uno dei tanti terremoti, disastrosi, che hanno colpito il nostro paese seminando morte e distruzione: 309 morti1.600 feriti e 80.000 sfollati circa.
La nostra Associazione, come struttura nazionale del Servizio di Protezione civile, fin dai primi momenti intervenne, applicando il sistema di emergenza CRI codificato nel corso degli anni e dandone esecuzione con l’invio di mezzi, uomini e materiali, partendo dai Comitati viciniori per poi allargarsi alle Regioni confinanti e contemporaneamente facendo entrare in funzione i Centri Operativi d’intervento. La massiccia ed immediata presenza della CRI permise di sostenere la tragica situazione che agli occhi dei soccorritori apparve chiaramente fin dalle prime ore dall’evento.
I dati che poi sono stati diffusi successivamente dalla CRI fanno comprendere l’impegno di tutta l’Associazione dal Nord al Sud comprese le isole:
“sono stati più di 11.000 i volontari e circa 200 i dipendenti, che fino al termine dell’emergenza, hanno assistito oltre 2.500 famiglie. La Croce Rossa Italiana ha gestito 12 campi attendati e un campo base. Oltre 200 mezzi di trasporto utilizzati. Le 9 cucine hanno prodotto 1.500.000 pasti con punte di 20.000 pasti al giorno. 10 i presidi medici che hanno assistito la popolazione (oltre a 1 ambulatorio veterinario). La Croce Rossa Italiana ha poi provveduto ad assistere la popolazione con 12 gruppi di sostegno psicologico e sociale, allestendo ne campi anche 3 sale cinematografiche e 9 sale giochi per bambini.”
A questi numeri dobbiamo aggiungere le offerte ricevute, i materiali donati, le strutture costruite o ricostruite e tanto altro. Ed è significativo che la CRI abbia avuto da quel periodo un proprio posto all’interno della Sala Italia presso il Dipartimento Nazionale di Protezione Civile a Roma.

E la CRI Toscana, quale è stato il suo impegno? 

Ha gestito uno dei Campi dove erano raccolti gli sfollati: quello di Collemaggio a L’ Aquila; oltre a fornire personale nel campo base dei volontari CRI in località Boschetto presso la zona industriale Finmek, a L’Aquila e ad altre strutture predisposte per l’assistenza alla popolazione.

Un’altra attività è stata quella di coordinare le raccolte di materiali di ogni genere nei vari Comitati CRI della Regione per inviarli sia al Centro Unificato di Raccolta e Smistamento C.R.I. Abruzzo situato ad Avezzano sia per supportare il Campo CRI di Collemaggio.
È oltremodo importante ricordare la funzione di questo Campo CRI che iniziò la sua attività fin dalle prime ore del 07 aprile 2009 con l’installazione della cucina del Comitato Regionale CRI Toscana.
Il campo era strutturato per ospitare 500 (cinquecento) sfollati in 74 tende e 50 (cinquanta) soccorritori con 6 tende. Inoltre, erano presenti ulteriori 12 tende di varie dimensioni per le attività collaterali del campo: segreteria; A.S.A. (Attività Socio Assistenziali); magazzino generale; magazzino viveri e mensa; ludoteca; infermeria interna con personale sanitario CRI e punto medico sanitario per la popolazione con medici del Servizio Sanitario Nazionale; cappella cattolica nella quale si svolgevano tutte le funzioni liturgiche proprie della Basilica di Santa Maria di Collemaggio.

 

Inoltre era presente un modulo docce campali del Corpo Militare CRI; 2 (due) padiglioni igienico mobili; 1 (una) postazione lavanderia – stireria al servizio della popolazione con quattro lavatrici ed una asciugatrice; 2 (due) celle frigo al servizio della mensa; una tenda a disposizione del consiglio comunale dell’Aquila, 2 (due) tende adibite anche a seggio elettorale e 1 (una) tensostruttura adibita a cinema ed una casetta di legno per parrucchiere.
Era stata realizzata, infine, anche l’Area animali da compagnia con piccole tende.
Il capo campo era sostituto d’anagrafe, per cui attestava la residenza temporanea degli ospiti presso la struttura CRI. E la segreteria, tra le altre attività, fungeva da punto di distribuzione della posta. Dai primi giorni di funzionamento il campo venne dotato di documento di valutazione dei rischi e dei conseguenti piani di sicurezza ed antincendio.

 

Tra le iniziative svolte all’interno del campo erano stati attivati il progetto “Cinema TV Tende” con tensostruttura donata dalla NBC UNIVERSAL; per i minorenni la ludoteca, realizzata su iniziativa del Ministero delle pari opportunità con il contributo della Happy Family onlus, il “Progetto scuola” e per gli studenti universitari spazi per le lezioni e gli esami.
Per gli anziani erano stati organizzati diversi corsi su varie tematiche ed un orto aperto il giorno 8 maggio 2009 in occasione della giornata mondiale della Croce Rossa.
Nel periodo estivo partì il progetto “Un tuffo a Collemaggio” con l’allestimento di una piscina e l’attivazione di corsi di nuoto con personale OPSA CRI.
La cucina del Comitato Regionale CRI Toscana, gestita dalla CRI di Lucca, arrivò ad erogare fino a 2.800 (duemila ottocento) pasti in un giorno.
La mensa serviva non soltanto i residenti ed i soccorritori del campo ma anche il personale dei Vigili del Fuoco e di altri enti impegnati nelle operazioni di soccorso. Era altresì attivo il servizio di asporto a beneficio di altri campi.
Tra i capo campo, tutti appartenenti ai Comitati CRI della Toscana, si ricordano tra gli altri: Anna Matteoni, Antonio Cerrai, Gaetano Cardullo, Riccardo Montinaro, Sergio Palmieri, Daniele Pegoraro, Luigi Pietrosanto, Matteo Puccini.

Questo Campo cessò la sua attività il 22 novembre 2009.

L’esperienza della CRI Toscana in questa emergenza ha convinto a sviluppare la formazione e l’addestramento dei suoi volontari negli anni successivi tramite il Campo Scuola organizzato dall’Area Emergenza Regionale (ora denominata Preparazione e Risposta ai Disastri) con il suo personale volontario in possesso delle qualifiche professionali di Formatori ed Istruttori di Protezione Civile per essere sempre pronti e disponibili alle nuove situazioni come, per esempio, quella che stiamo attraversando con il COVID 19.

Copy link
Powered by Social Snap