Un’unità ospedaliera del Corpo Militare della Croce Rossa Italiana, l’Ospedale da Campo N.010, composto da dieci ufficiali e 54 sottufficiali e militi, nel settembre del 1960 fu impiegata fuori dai confini nazionali, in Congo, alle dipendenze dell’O.N.U., per fornire un valido contributo alle operazioni di soccorso. La direzione dell’Ospedale fu affidata al Capitano medico Cipolat, primario chirurgo ospedaliero.
Il libro “L’avventurosa vita di un medico umanista: Giuseppe Cipolat” di Renato Pizzi, Ufficiale in congedo del Corpo Militare, narra la storia del Comandante dell’Ospedale della CRI in Congo negli anni ’60 e verrà presentato online il 17 marzo p.v. alle ore 21.00. Per partecipare alla presentazione è necessario compilare il form al seguente indirizzo: https://forms.gle/guXSepLKYNHutWps5
Nella Prefazione il Presidente della Croce Rossa Italiana Francesco Rocca scrive: “… Da medico del Corpo Militare della Croce Rossa Cipolat declinò il
meglio della sua esperienza di medico e di militare, partecipando in prima linea alla missione della C.R.I. negli anni sessanta in Congo. il “suo” Congo, dove era nato e aveva trascorso l’infanzia …”.
Interverranno, oltre l’autore, il Magg. Gen. Gabriele Lupini, Ispettore Nazionale del Corpo Militare Volontario C.R.I., Sorella Emilia Bruna Scarcella, Ispettrice Nazionale del Corpo Infermiere Volontarie C.R.I., il Presidente del Comitato Scientifico CR sez. Storia Prof. Giuseppe Parlato oltre che il Presidente della Commissione Didattica di Storia CR. Avv. Luca Bracco, il figlio del medico, Luca Cipolat, ed il Colonnello Med. CRI Ettore Calzolari.
In questa sede verrà donata alla Raccolta Museale della Croce Rossa italiana di Firenze, una Drappella per tromba appartenuta all’Ospedale da Campo n. 010 in Congo. Sorella Chiara Zanini ci spiega: “Con piacere ho deciso di donare questa drappella, appartenuta alla mia famiglia, essenzialmente per due motivi: innanzi tutto per lasciare testimonianza di quanto la CRI abbia avuto un ruolo significativo nella mia vita, anche mia nonna era crocerossina; inoltre ritengo che questo importante cimelio, testimone dell’attività umanitaria del Corpo Militare all’estero, sarà conservato nel luogo più adatto, quale la Raccolta Museale e tramandato ai posteri con tutta la cura ed l’attenzione che merita”.
L’Ispettrice delle infermiere Volontarie di Firenze Sorella Dianora Guicciardini a tal proposito aggiunge: “Grazie a questa donazione un altro importante cimelio viene acquisito dalla Raccolta Museale fiorentina. Nata nel 2008 grazie alle all’impegno e le cure dell’allora Ispettrice, Sorella Maria Enrica Monaco, raccoglie principalmente uniformi, distintivi, copricapi, documenti vari del Corpo Infermiere Volontarie: dalla prima Guerra Mondiale ad oggi. È progetto del comitato fiorentino di ampliarla e a tal fine seguo personalmente l’evolversi dei lavori. Grazie quindi alla Sorella Zanini, un altro importante cimelio che si aggiunge: per non dimenticare la nostra storia”.
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