Un ricordo di Lodovica D'Anchino Affortunati

 
Il Direttore dr. Pasquale Morano, Lodovica d'Anchino Affortunati ed il Presidente Francesco Caponi
 

E’ passato un anno dalla scomparsa di Maria Lodovica D’Anchino Affortunati, Medaglia d’oro al merito della CRI, Vice Presidente del Consiglio Direttivo del Comitato Regionale e delegata tecnica regionale dell’Area Sociale. Per venticinque anni ha rappresentato uno dei massimi punti di riferimento a livello regionale e nazionale della Croce Rossa Italiana. Impegnata da sempre nell’ attività sociale, si è poi dedicata all’ organizzazione del Comitato Regionale, lavorando per la sua crescita e raggiungendo straordinari risultati.

Con queste parole la salutava un anno fa, al momento della sua scomparsa, il Presidente  Francesco Caponi:
“Persona intelligente, affabile, di classe, ha saputo rappresentare la nostra Associazione  negli appuntamenti importanti quali congressi nazionali e internazionali, nei rapporti con le consorelle straniere. Ha presieduto il gruppo di lavoro che ha preparato e realizzato a Firenze il meeting delle Società di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa europee.
Ha assunto anche un ruolo “politico” associativo contribuendo in maniera talvolta determinante ad assumere le decisioni giuste nelle situazioni difficili in cui si è trovata la nostra Associazione. Ha individuato e suggerito i percorsi da seguire nella scelta delle persone chiamate a svolgere compiti indispensabili per la vita del Comitato Regionale CRI.
Lodovica ha lasciato un vuoto immenso in tutti noi. Le abbiamo voluto bene come lei hai voluto bene a noi. Lei continuerà a guidarci, sorreggerci e ispirarci”.

Lodovica, entrata giovanissima nella Croce Rossa Italiana nel Corpo delle Infermiere Volontarie e successivamente nella Sezione Femminile, si è sempre occupata di assistenza sociale nei confronti dei più bisognosi e degli ultimi ed ha lavorato in questo settore per anni a Prato, la città dove viveva con la sua famiglia. Poi giunse la nomina ad Ispettrice Regionale della Sezione Femminile, ma, nonostante questo, Lodovica non smise di occuparsi delle attività sociali, come l’assistenza alle famiglie e ai bambini ricoverati all’ospedale pediatrico Meyer di Firenze e i centri di ascolto. Oltre venti anni fa, fu inserita nel gruppo di lavoro che ha costituito e costruito il Comitato Regionale della Toscana: anche in questo compito, Lodovica si impegnò con la sua cultura, il suo entusiasmo, la sua saggezza e la sua classe.


La consegna della Medaglia da parte del Presidente Nazionale Avv. Francesco Rocca

In seguito alla sua attività instancabile, il Presidente Nazionale della Croce Rossa Italiana e Presidente della Federazione Internazionale delle Società di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa, di sua personale iniziativa, nel 2017 ha conferito a Lodovica la Medaglia d’oro al merito della CRI con questa motivazione:

In segno di apprezzamento per l’eccezionale opera prestata in favore dei più vulnerabili e dell’associazione come Ispettrice Regionale dell’ex Comitato Nazionale Femminile e come Vice Presidente del Comitato della Toscana offrendo con non comune abnegazione il proprio sostegno e la propria disponibilità per la Croce Rossa Italiana“.

 

 
 Lodovica D'Anchino in partenza per i soccorsi in seguito al Terremoto in Abruzzo

Durante il suo incarico di Ispettrice Regionale dell’ex Comitato Femminile, ha parteciapto a tantissime attività anche nel settore emergenza.
In questa foto, una delle sue preferite, era in partenza con il contingente della Croce Rossa toscana per l’Abruzzo.

 

 
Foto conclusiva di un corso sulle dipendenze a Pisa

Un ricordo di Lodovica anche da parte di Salvatore Argese, Consigliere Regionale dei Giovani e Vicepresidente regionale:

“Sono particolarmente legato a questa foto di gruppo. Il corso per Operatore Sociale nelle dipendenze è stato una delle mie prime esperienze a livellore gionale. Quel giorno Lodovica mi propose di entrare nella sua squadra regionale.
Una donna molto forte, legata ai nostri 7 principi e con una passione viva verso il sociale. La stessa passione che è riuscita a trasmettere a chiunque ha avuto la fortuna di poter lavorare con lei. Lodovica si è sempre fidata dei giovani non tirandosi mai indietro davanti a nuove sfide e creando un giusto clima di confronto costruttivo. È già passato un anno dalla sua scomparsa che ha provocato un vuoto incolmabile tra chi l’ha conosciuta.
Mi piace pensare che, ovunque lei sia ora, ci stia guardando con quel suo sorriso indimenticabile e sia sempre pronta ad aiutarci ed ispirarci nei momenti di difficoltà”.

Fonte: Ufficio Stampa Comitato Regionale Toscana


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