Il progetto "Dafne" a Firenze attivo da circa sei anni
- Un colloquio in ambulanza
Informazione. Integrazione Sociale. Consulenza medica. Questi i principali obiettivi a cui Dafne, un progetto del Comitato di Firenze della Croce Rossa Italiana, con costanza e passione, ha fortemente ambito, fin dagli inizi nel 2013.
Il fenomeno della prostituzione è molto più complesso di come la società è solita stereotipizzarlo. La dignità e i diritti di questa fascia vulnerabile della società devono essere riconosciuti e tutelati. E il modo migliore per farlo è sul campo. Ecco perché i volontari di Dafne, medici e non,ogni settimana raggiungono i luoghi dove le ragazze operano cercando di ascoltare i loro bisogni, garantendo loro una consulenza medica sul territorio,o semplicemente offrendo un bicchiere di the caldo e due chiacchiere spensierate.
Dopo sei anni di servizio, Dafne è diventato per chi si prostituisce in strada un punto di riferimento, e il rapporto di fiducia instaurato permette alle ragazze di sentirsi libere nel chiedere informazioni e farsi aiutare. I temi che non si riescono ad affrontare a voce, per barriera linguistica, vengono approcciati attraverso la diffusione di materiale informativo in sei lingue sulle malattie sessualmente trasmissibili e sulle modalità di accesso alle strutture del Sistema Sanitario Nazionale, che in Italia è garantito a tutti dalla Costituzione, a prescindere dallo stato giuridico o sociale.
L’obiettivo è creare un filo diretto con chi si prostituisce in strada, valorizzandone l’umanità in una società che spesso non vuole farlo, senza alcun pregiudizio. Ognuno secondo le proprie competenze: il medico attraverso la diffusione della cultura della salute, diritto fondamentale dell’uomo, i volontari non medici attraverso la cultura della solidarietà come
risorsa. Tutti secondo i principi di Umanità, Imparzialità, Neutralità, Indipendenza, Volontarietà, Unità e Universalità che definiscono la nostra Croce Rossa e la nostra Dafne, nella convinzione che l’indifferenza rende complici e calpesta il valore della vita.
FONTE: Delegato Area Sviluppo Comitato Regionale Toscana
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