CNS: Epidemia di Ebola 2014
Misure di sospensione temporanea donatori
Il mondo è in stato di allerta per l’epidemia di Ebola che ha investito gran parte dell’Africa occidentale (Sierra Leone, Liberia, Guinea, Nigeria e più recentemente Congo). Secondo alcune dichiarazioni diffuse da parte dell’Associazione Medici senza Frontiere e altri operatori sanitari che sono accorse in supporto alle popolazioni colpite, vi sarebbe il ‘rischio reale’ di diffusione del virus in altri Paesi.
La Commissione Europea ha diffuso una nota in cui dichiara che ‘Il rischio che il virus Ebola si diffonda in Europa è al momento basso perché la maggior parte dei casi è in aree remote dei Paesi colpiti’.
Sul sito dell’European Center for Disease Control (ECDC) è stato pubblicato il terzo aggiornamento, 1 agosto 2014, sull’ epidemia in corso, che contiene utili informazioni per i viaggiatori. Il rischio di contrarre il virus per i turisti è considerato molto basso e le Autorità, ad oggi, non raccomandano limitazioni per viaggi nelle zone suddette.
Il Ministero della Salute italiano ha dato già da alcune disposizioni per il rafforzamento delle misure di sorveglianza nei punti di ingresso internazionali (porti e aeroporti presidiati dagli Uffici di Sanità Marittima, Aerea e di Frontiera – USMAF) e fornisce costantemente aggiornamenti sull’evoluzione della situazione attraverso comunicati inviati alle Regioni e ad altre amministrazioni interessate.
La trasmissione dell’infezione da virus Ebola avviene tramite il contatto diretto con fluidi biologici (sangue, secrezioni, organi ed altri liquidi) di soggetti deceduti o di persone e animali viventi o attraverso utensili e strumenti contaminati da questi fluidi, ma si può contrarre anche attraverso contatti sessuali con persone guarite dall’infezione, fino a un periodo massimo di 7 settimane. Il rischio maggiore, nei paesi affetti, si concentra all’interno di presidi sanitari a carico degli operatori sanitari stessi se presso queste strutture non sono adottate le opportune misure di contenimento dell’infezione, in particolare quelle legate all’igiene e all’isolamento dei malati.
In relazione alla prevenzione della trasmissione dell’infezione attraverso sangue ed emocomponenti, raccolti da viaggiatori di ritorno dalle aree a rischio, che non manifestino ancora i primi sintomi dell’infezione (comparsa improvvisa di febbre, intensa debolezza, dolori muscolari, mal di testa e mal di gola), si precisa che i paesi interessati dall’epidemia di Ebola (West Africa) sono considerati endemici per malattie tropicali (tra cui la malaria). Di conseguenza, per i candidati donatori, che riferiscono alla raccolta delle informazioni sanitarie pre-donazione di aver soggiornato in questi paesi, è prevista una sospensione temporanea dalla donazione di sangue ed emocomponenti per un periodo di 3 mesi dal rientro in applicazione delle disposizioni di legge (Decreto Ministeriale 3 marzo 2005) . Tale periodo rappresenta un’adeguata misura di prevenzione del rischio di raccogliere una donazione da un soggetto viremico asintomatico per il virus Ebola, la cui infezione presenta una fase di incubazione massima di 21 giorni.
Tratto dal sito del CNS – Centro Nazionale Sangue