La Croce Rossa Italiana spegne 154 candeline
“Ogni 15 giugno gli oltre 160mila volontari del nostro Paese festeggiano, nelle oltre mille sedi diffuse sul territorio nazionale, la nascita della Croce Rossa Italiana. Da più di 150 anni queste donne e uomini eccezionali operano quotidianamente, 24 ore su 24, per aiutare i più vulnerabili, in Italia e all’estero. Nuove povertà, migranti, emergenze internazionali: in tutti questi delicati contesti loro sono lì, a donare se stessi. In questo momento di festa per la CRI, voglio innanzitutto ringraziarli per quanto fanno e dire loro che sono il nostro orgoglio, per i tanti modi con cui rispondono alle sfide umanitarie del Terzo millennio”. Lo dichiara in un comunicato Francesco Rocca, presidente della Croce Rossa Italiana, in occasione del 154esimo anniversario della nascita dell’associazione.
“La Croce Rossa è il più grande e antico network umanitario del mondo, unico nel suo genere. Mentre le altre organizzazioni sono specializzate in un solo settore, noi siamo l’unica ‘multitask’ che ha un modello di intervento integrato: disaster management, soccorso sanitario e psicologico, raccolta di sangue”, spiega Rocca. “La Croce Rossa nasce dall’intuizione e dalla visione del medico svizzero Henry Dunant, perfettamente sintetizzate nel testo ‘Un Souvenir de Solferino’. E non dimentichiamoci che si tratta di un’idea nata in Italia e sempre l’Italia è una tra le Società nazionali che hanno fondato la Federazione internazionale di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa che ora, per la prima volta nella sua storia, con la mia elezione dello scorso novembre ha un italiano alla guida. Questo attesta l’esistenza di un ‘modello italiano’ di Croce Rossa, costruito sui volontari e sui corpi ausiliari”, continua il presidente della Cri.
“Voglio anche ricordare – conclude Rocca – il percorso intrapreso dall’Associazione verso la modernizzazione: una Riforma che ha riconsegnato la Croce Rossa Italiana nelle mani dei volontari e che ci ha condotto verso traguardi prima impensabili. Come testimoniato, nei giorni scorsi, da una commovente cerimonia di riconsegna della bandiera con il nostro Emblema da parte dall’astronauta Paolo Nespoli (che ha voluto portare con sé nella Stazione Spaziale Internazionale e far fluttuare in assenza di gravità in un toccante video dedicato ai 17 milioni di volontari in tutto il mondo), ‘non esistono limiti che non possano essere superati’. Auguri Croce Rossa Italiana!”.
(LaPresse)