Annual Report 2017: le conquiste della Croce Rossa Italiana

Annual Report CRI Lazio

Si è svolto l’11 maggio presso la Presidenza della Regione Lazio l’Annual Report 2017 della Croce Rossa Italiana, tra traguardi raggiunti e nuovi obiettivi da fissare

“Un’Italia che aiuta”. E’ questo il motto fondante della Croce Rossa Italiana che coniuga due istanze fondamentali: il termine “Italia” si riferisce ad un patrimonio sociale unitario e alla radicazione su tutto il territorio nazionale di una fitta rete di mutuo soccorso; “aiuta” richiama il senso di responsabilità e di collaborazione del singolo di fronte alle difficoltà, la cittadinanza attiva. È con questo spirito di determinazione che si apre l’11 maggio l’ Annual Report 2017 della Croce Rossa Italiana.

 
 

Annual Report: la necessità di fermarsi a riflettere.

Annual Report è sinonimo di accountability: responsabilità incondizionata del risultato conseguito da un’organizzazione. Quest’anno il Comitato della Croce Rossa Italiana del Lazio ha infatti sentito l’esigenza di far capire alle istituzioni e alle organizzazioni del territorio regionale perché c’è bisogno di un’organizzazione come questa, e cosa questa organizzazione restituisce in termini di attività. Il tessuto sociale odierno è piuttosto complesso e pieno di vulnerabilità, ma la Croce Rossa prova a supportarlo quotidianamente.Secondo Adriano De Nardis, Presidente Regionale CRI Lazio, è stato “Un anno duro ma ricco di umanità spesa per il prossimo e accanto al prossimo. Nell’ Annual Report 2017 si ripercorre quella che è stata l’intensa attività di tutti i volontari dei Comitati CRI afferenti il Comitato Regionale Lazio, che hanno potuto contare sulla preziosa collaborazione delle Istituzioni di tutto il territorio”.E se l’Assessore alla Regione Lazio Massimiliano Valerianifa leva sul richiamo culturale, allegorico e simbolico della Croce Rossa come elemento di rassicurazione e protezione per i cittadini, Debora Diodati, Presidente CRI Area Metropolitana di Roma Capitale, ricorda come nel 2017 la Croce Rossa abbia affrontato diverse sfide importanti. Tra queste l’emergenza freddo che ha supportato 1.800 persone e l’esigenza di dare un posto sicuro alle mamme in difficoltà con i loro figli attraverso l’apertura della casa famiglia A.G.A.P.E.

 
 
Annual Report CRI Lazio

Annual Report: obiettivi, scadenze, speranze.

Guardando indietro, sono tante e importanti le conquiste ottenute: nel 2017 è nata la Lavanderia Mobile, la prima in Italia, dotata di lavatrici e asciugatrici, e capace di raggiungere anche le zone più isolate. Il veicolo è stato realizzato grazie ad una donazione complessiva di Whirpool in favore di CRI di 170.000 euro, raccolti con il contributo dei dipendenti che, attraverso il payroll giving, hanno donato parte del proprio salario.Uno sguardo al passato per migliorare il presente: così la Croce Rossa, che si è trovata in prima linea nell’emergenza del sisma del Centro Italia, sta pensando al futuro dei territori colpiti attraverso progetti di ricostruzione. Creare strutture permanenti, tecnologicamente avanzate, realizzate con materiali completamente antisismici, e quindi capaci di restituire spazi di aggregazione ma anche, al tempo stesso, di trasformarsi in presidi di protezione civile e di prima accoglienza in caso di future emergenze.In particolar modo ad Amatrice passato e futuro si coniugano insieme, attraverso la Casa della Memoria: un’esposizione permanente che sarà testimonianza del lavoro di cittadini, volontari e forze dell’ordine, che nei giorni delle scosse e nei mesi successivi hanno messo a disposizione risorse, tempo ed energia. La struttura sarà un simbolo della memoria e un monito per il domani, raccontando attraverso un percorso interattivo anche una storia dei più potenti eventi sismici in Italia.

 
 

Le emergenze internazionali.

Nell’Annual Report 2017, è necessario anche focalizzarsi sui grandi temi internazionali. Oggi attraverso la diffusione del Diritto Internazionale Umanitario la Croce Rossa si impegna quotidianamente a far acquisire una maggiore coscienza critica alla popolazione, domani però non si può prescindere dai grandi fenomeni migratori degli ultimi tempi.L’obiettivo è non solo quello di accompagnare la popolazione migrante verso l’autonomia abitativa ed economica,  attraverso il sostegno legale o l’ospitalità, ma anche di “guarire” eventuali traumi da migrazione. Questo è ciò che ha fatto il Comitato CRI Lazio attraverso il supporto di esperti in etnopsichiatria, con un’attenzione speciale posta nei confronti delle vittime di tortura.L’Annual Report è servito come monito, per dimostrare l’efficacia del lavoro svolto in passato, ma soprattutto per ragionare su come affrontare le nuove sfide socioculturali: combattere le discriminazioni di genere e coinvolgere i giovani ad una cittadinanza attiva.

Articolo ripreso dal sito: openmag.it

 
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