“[…] la qualità di Socio della Croce Rossa Italiana è incompatibile con l’utilizzo di espressioni razziste o xenofobe o, comunque, con la diffusione di contenuti che incitano all’odio o che costituiscono apologia di reato”

 

Ecco le parole del Presidente di Croce Rossa Italiana Francesco Rocca, che tramite la circolare 3865/U [scaricabile in versione integrale qui di seguito], fa definitivamente chiarezza in merito all’impiego dei social network. La questione dell’utilizzo delle pagine personali dei Soci sorge dal crescente diffondersi di commenti di stampo palesemente razzista e xenofobo. La nota specifica che la pubblicazione di questi contenuti è sanzionabile anche nei casi in cui il Socio non proponga, nell’immagine, esplicito riferimento all’associazione.

In merito il Presidente del Comitato Provinciale di Bolzano Hannes Mussak, ricorda il più intrinseco e basilare significato che la qualifica di Socio ha in se: essere Socio è innanzitutto condividere i Principi Fondamentali [“L’adesione ai principi Fondamentali è la condizione per l’iscrizione alla Croce Rossa Italiana”]. La diffusione di questi è la missione che ogni Volontario intraprende nella vita privata e associativa. 

 
 

“L’obiettivo principale della Croce Rossa Italiana è quello di prevenire ed alleviare la sofferenza in maniera imparziale, senza distinzione di nazionalità, razza, sesso, credo religioso, lingua, classe sociale o opinione politica, contribuendo al mantenimento e alla promozione della dignità umana e di una cultura della non violenza e della pace.” 

 
 

 
 
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