Inverno molto intenso per il soccorso piste Croce Rossa Alto Adige

Foto operatore
L’immagine mostra un operatore con la nuova divisa USPS in uso questo inverno in Alto Adige e che sono risultate molto valide ed ideali.

umento degli interventi – Nuova divisa risulta essere molto valida ed idonea

Val Gardena/Valles/Alto Adige – L’unità soccorso piste della Croce Rossa Alto Adige anche durante l’inverno 2012/13 ha avuto una grandissima mole di lavoro. Fanno parte di questa  Unità Speciale esperti sciatori con grossa esperienza nell’emergenza sanitaria e con buone conoscenze del territorio. Questo speciale servizio viene svolte sulle piste della Val Gardena e Valles in Alto Adige.
In Val Gardena lo scorso inverno erano operativi 3 dipendenti fissi da dicembre ad aprile in stretta cooperazione con i Carabinieri che gestiscono l’intero soccorso piste in valle.
Per la prima volta anche a Valles la Croce Rossa aveva due dipendenti fissi. Tutti questi venivano coadiuvati da numerosi volontari. “Gli angeli  in rosso ”  sono operativi giornalmente dalle ore 08.30 alle ore 17.00.
“Per diventare soccorritore piste della Croce Rossa bisogna prima superare un esame di ammissione molto selettivo. Superato questo, si può accedere al corso vero e proprio, molto intensivo e della durata di 3 mesi con esame pratico e teorico finale” spiega Angelo De Biasio, istruttore regionale e delegato dell’unità soccorso piste da sci dell’Alto Adige.
Durante il corso vengono insegnate le diverse tecniche di trasporto e protocolli da attuare in caso di intervento. Infatti l’intervento su pista si differenzia notevolmente dagli interventi su strada. I fattor meteorologici, il terreno, ecc. influiscono molto l’intervento.
In Alto Adige tutti gli operatori su pista della Croce Rossa sono attrezzati con zaino d’emergenza, casco e defibrillatore semiautomatico onde poter garantire il massimo dell’aiuto possibile in caso di necessità.
“E’ estremamente importante conoscere bene la zona, affinché si possano subito trovare gli eventuali infortunati. Inoltre le conoscenze possono essere fondamentali in caso d’intervento con l’ausilio dell’elicottero (cavi, zone d’atterraggio ideali, ecc.)”, spiega Manuel Zelger, dipendente quest’anno sulle piste della Val Gardena assieme a Angelo De Biasio e Thomas Lauton in Val Gardena. “Quest’anno abbiamo anche avuto la fortuna di poter provare delle nuove divise appositamente create per il soccorso su pista e che si sono dimostrate assolutamente ideali e molto valide” spiega Zelger.
Durante lo scorso inverno in Val Gardena  sono stati effettuati 244 interventi, nove in più rispetto all’anno scorso. Di questi, 16 sono risultati feriti gravi dove si è reso necessario l’intervento dell’elisoccorso provinciale . La maggior parte degli interventi in elicottero sono stati effettuati  dall’Aiut Alpin Dolomites.
“La maggior parte degli incidenti avviene verso  mezzogiorno” spiega Lauton. La maggior parte delle lesioni sono quelle alle ginocchia (89), seguite da lesioni a braccio e trauma cranico (32). La maggior parte degli interventi hanno avuto luogo nella zona del Piz Sella.
199 incidenti sciistici sono stati causati dagli sciatori stessi, 33 a seguito di collisioni. “Quasi il 50% delle ore di lavoro sono state espletate dai numerosi volontari. Ancora di più rispetto all’anno precedente. I colleghi meritano un grande ringraziamento per questo “, spiega Zelger.
“La collaborazione con le altre organizzazioni di soccorso è eccellente, soprattutto con l’Arma dei Carabinieri con i quali siamo quotidiano in contatto, tra l’altro anche per pianificare le varie aree d’intervento. Lo stesso vale per i gestori degli impianti da sci che sono sempre disponibili ed estremamente collaborativi”, spiega De Biasio. De Biasio tende anche a sottolineare l’ottima collaborazione con la centrale operativo 118 della provincia di Bolzano  e gli elicotteri di soccorso regionali in Alto Adige, Pelikan I e II e Aiut Alpin Dolomites.
“Siamo felici ogni sera, quando tutto è andato bene e siamo stati in grado di aiutare le persone in situazioni di emergenza. Un valore molto importante per noi” spiega Zelger.
Il primo soccorso ed il trasporto primario con l'”akja/toboga” o motoslitta a valle dell’impianto di risalita in Alto Adige è sempre gratuito. A differenza di altre regioni e paesi, dove  questo è molto diverso, si veda,  ad esempio, la Svizzera dove queste prestazioni sono a  pagamento e molto care.
“Purtroppo spesso gli incidenti succedono tutti nello stesso momento, pertanto i tempi di attesa soprattutto per i feriti meno gravi possono aumentare. Questo ci dispiace sempre tanto ma siamo quelli che siamo”, spiega infine De Biasio.
 
Patrick Stuflesser
Istruttore nazionale USPS Croce Rossa Alto Adige e pubblicista

 
 
Foto operatore
L’immagine mostra un operatore con la nuova divisa USPS in uso questo inverno in Alto Adige e che sono risultate molto valide ed ideali

 
 
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